“C’è voluto un Napoli sciatto e lento per dargli la qualificazione. Ma il quarto posto non basta, è molto al di sotto delle aspettative”

Nel mentre la Juventus ribalta gli ultimi mesi vendendosi ora come la squadra che ha vinto due trofei e s’è qualificata per la Champions (Pirlo nel post-Bologna sembrava avesse vinto l’Oscar, ringraziava tutti), arriva il Guardian a ridimensionare la stagione bianconera. Lo fa Nicky Bandini, ricordando che la Juve è passata in un anno dallo scudetto a dover aspettare la notizia della qualificazione attaccata al cellulare d’un giornalista.
“La Juventus ha trascorso gli ultimi secondi della stagione 2020-21 rannicchiata attorno a un telefono cellulare preso in prestito da un giornalista. Dopo nove titoli consecutivi di Serie A, la squadra che sperava di giocare un ruolo da protagonista in una Super League europea separatista si era ridotta ad aspettare e guardare qualcun altro decidere se poteva finire tra le primi quattro squadre italiane. Un quarto posto è molto al di sotto delle aspettative che la Juventus si era prefissata, un club che aspirava apertamente a vincere la Champions League dopo aver sborsato 100 milioni di euro a Cristiano Ronaldo nel 2018″.
Il Napoli, insomma, ha salvato la Juve. Anche per il Guardian.
“L’ultima speranza della Juventus era che il Napoli inciampasse in casa contro il Verona. Non sembrava plausibile. La squadra di Ivan Juric, decima in classifica, aveva preso sei punti nelle 12 partite precedenti. Fin dal calcio d’inizio, però, il Napoli ha faticato. Il suo gioco è stato sciatto e lento”.
E Bandini sottolinea lo straniamento davanti alla scena dei gol, festeggiata a parti invertite:
“C’è voluto un difensore centrale, Amir Rrahmani, per sbloccare la situazione. Ha rifiutato di festeggiare contro il suo ex club”. Salvo notare “l’entusiasmo del Verona in netto contrasto con la reazione discreta di Rrahmani pochi istanti prima. Eppure il Napoli si giocava tutto, gli avversari niente…”.