Un sobrio articolo, per nulla eccessivo, sul nuovo allenatore del Torino. Citati anche Phil Jackson, Gasperini e Shaquille O’ Neal
Juric accostato a Guardiola? Cosa non si farebbe pur di ingraziarsi l’editore. Non vorremmo essere nei panni del giornalista della Gazzetta costretto a scrivere un articolo di presentazione di Ivan Juric nuovo allenatore del Torino di Cairo (editore della Gazzetta). Juric è un bravo allenatore. Ha fatto benissimo a Verona con una squadra tutt’altro che scintillante. Detto questo la presentazione della Gazzetta ci sembra leggermente sopra le righe. Appena appena.
Il suo calcio è come un Barolo, il suo vino preferito, che scorre velocemente e lascia un gusto infinito. È una navigazione senza confini, in un mare in cui è impossibile definire un orizzonte. È una contaminazione di filosofie, epoche, esperienze ricavate dai grandi maestri della pallacanestro, del football, della pallavolo, della pallanuoto. Il calcio automatico e spettacolare di Ivan Juric contiene qualcosa di Phil Jackson (leggendario coach Nba), ha i tratti di Guardiola, gli insegnamenti di Gasperini, i valori di Julio Velasco, l’esempio di Shaquille O’ Neal.