Sarri potrebbe prendersi altri giorni: la panchina del Tottenham è ancora libera. Anche Tare comincia a temere un ripensamento del tecnico. Lotito ne fa una questione di rispetto e di principio
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“Accordi solo verbali e troppi silenzi. Dopo la vicenda Inzaghi, sale l’ansia per l’erede Sarri. Non solo perché c’è ancora il Tottenham senza panchina, nonostante Ten Hag dell’Ajax sia a un passo dai nuovi Spurs di Paratici. Ma anche perché pure dalla Lazio arrivano segnali contrastanti. Venerdì sera per Tare la trattativa era agli sgoccioli, mancavano solo i dettagli. Sarri aveva detto sì e la sera si preannunciavano i botti. Ieri mattina, però, nessuna traccia di contratti inviati o siglati e Lotito in preda a nuove riflessioni. «Per la firma non ci sono ancora le condizioni, vediamo domani»”.
Lo scrive il Messaggero. La Lazio è in ansia. La firma sull’accordo ancora non c’è. Il club di Lotito spera arrivi oggi.
“Per la Lazio c’è una dead line, ma Sarri potrebbe prendersi ulteriori giorni. In teoria, è impossibile tornare indietro, è il momento di abbracciarsi e andare subito avanti coi programmi già tracciati nei giorni scorsi. In pratica però bisogna sciogliere definitivamente tutti i dubbi. Lotito giura di aver fatto venerdì l’offerta a Sarri, di essergli venuto incontro su tutto, addirittura oltre i propri limiti. Eppure pare abbia fatto un piccolo passo indietro rispetto al biennale (con opzione per il terzo anno) di 3,3 milioni richiesti”.
Si aspettava una chiamata, che non è arrivata.
“Sono subentrati ripensamenti? Pure Tare comincia ad avere cattivi pensieri, chissà se oggi saranno sgombrati”.
A Formello c’è tensione.
“Lotito è turbato da questo comportamento, si sente schiacciato e con le spalle al muro, vorrebbe che oggi fosse il giorno giusto, in un senso o in un altro. Non può aspettare all’infinito. Ne fa una questione di rispetto e di principio, ha dato il suo sì a tutto lo staff tecnico”.
Nel centro sportivo di Formello è tutto pronto per accogliere Sarri. Ma Maurizio dirà sì?