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Tardelli: “L’Italia non è la favorita ma può essere la sorpresa”

Il campione del mondo del 1982 su La Stampa: “Mancini ha scelto la strada del rinnovamento, cercando il futuro senza abbandonare il passato”

Tardelli: “L’Italia non è la favorita ma può essere la sorpresa”

Marco Tardelli, campione del mondo nel 1982, si è espresso così nel suo articolo su La Stampa.

Quando Il Commissario Tecnico Roberto Mancini è arrivato alla guida della Nazionale, in uno dei momenti più bui per i nostri colori, lo guardavamo con una certa curiosità. Aveva il compito di rifondare un gruppo demotivato, ritrovare la dignità persa in quella brutta serata che ci è costata l’eliminazione dai mondiali. Un lavoro difficile che spesso costringe a prendere decisioni che vanno contro alcuni presidenti di club che non amano le convocazioni in maglia azzurra perché possono disturbare i propri interessi.

Con il totale appoggio del presidente Gravina e della nuova dirigenza ha potuto però lavorare con serenità, dettando ed imponendo nuove regole, senza se e senza ma. Ha scelto la strada del rinnovamento, cercando il futuro senza abbandonare il passato, con scelte a volte criticabili, per alcuni incomprensibili ma certamente coraggiose. A mio avviso era proprio quella che serviva. Portare in Nazionale giocatori pieni di voglia di fare, di sicura qualità, onorati di rappresentare il proprio Paese e soprattutto rispettosi di quei meravigliosi colori azzurri che diventano, durante le competizioni, una vera e propria famiglia. Non so come gli Azzurri si comporteranno in questo Europeo, non siamo i favoriti, ma potremmo essere la “Sorpresa”.

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