Su ABC. È ancora alla ricerca dell’erede di David Villa. Luis Enrique: «Non abbiamo un Van Basten». A casa anche il difensore bomber Sergio Ramos
La Spagna ha un problema di gol. Lo 0-0 all’esordio con la Svezia ha montato la delusione in patria, per la sterilità della nazionale di Luis Enrique. Al centro delle critiche è finito lo juventino Morata. “Da quando Villa è andato via, nessun attaccante ne ha preso davvero il posto”, scrive ABC analizzando la situazione.
La reazione dei tifosi contro l’attaccante bianconero è stata “furiosa”. E il ct ha affrontato pubblicamente il tema: “È il solito discorso. Stiamo cercando di creare opportunità”.
Finora, scrive ABC, la squadra di Luis Enrique è quella che ha portato più attacchi alla porta avversaria (80) in questa prima giornata. Ma le altre nazionali segnano il doppio con metà delle occasioni. Ecco il punto.
“Morata è uscito dal campo con una faccia da funerale e sotto una pioggia tremenda di fischi. La gente vuole Moreno in campo, non lui. E Luis Enrique non è che abbia brillato per diplomazia: “Qualsiasi allenatore vorrebbe avere un Van Basten, un Kane o un Luis Suárez, ma noi non li abbiamo”.
Dall’addio di Villa è iniziata un casting frenetico per trovare il suo successore. Ad oggi una ricerca infruttuosa. Sono passati tutti i tipi di attaccanti, alcuni con numeri stratosferici nelle loro squadre, ma nessuno s’è confermato in nazionale. Quello che è arrivato più vicino a eguagliare i suoi record è stato Paco Alcácer che ha segnato i gol fondamentali per qualificarsi a Euro 2016, per poi finire escluso dalla lista finale. Lopetegui non contava su di lui, ma lo hanno fatto a Luis Enrique come Robert Moreno. Con entrambi ha continuato a segnare: in totale 12 in 19 partite, un gol ogni 81 minuti. “Il motivo per cui Alcácer non ha sfondato in nazionale – scrive ABC – è un mistero che resterà sepolto nei rapporti depositati in Federazione”.
E così hanno semi-fallito Diego Costa e Aritz Aduriz, e poi Iago Aspas e Rodrigo Moreno Jaime Mata. C’è, insomma, solo Morata. Che dal 2014 conta per tutti gli allenatori e con tutti ha segnato (19 gol in 40 partite, uno ogni 128 minuti). Ma è anche il primo a saltare quando le cose non vanno bene. Lopetegui, ad esempio, lo ha lasciato fuori dai Mondiali in Russia. E Luis Enrique non lo ha chiamato nelle prime due convocazioni al suo ritorno.
“È sempre stato sintomatico che fosse un difensore ad essere il capocannoniere della Spagna, Sergio Ramos”, chiude ABC.