Contro il Galles ha dimostrato di essere “uno dei calciatori di livello mondiale più sobri e vellutati in circolazione”
La Nazionale di Mancini ha eguagliato l’imbattibilità dell’Italia da 30 partite stabilita quasi un secolo fa, e ha superato quota 1.000 minuti senza subire gol. Questo record azzurro trova abbondante spazio anche nei commenti dei quotidiani stranieri. Il Guardian però si sofferma sulla vera novità della vittoria sul Galles: Marco Verratti. “Uno dei calciatori di livello mondiale più sobri e vellutati in circolazione, che ha dominato questa partita di nascosto come spesso fa”.
Per il Guardian Verratti “è uno strano giocatore, un tempo prodigio, beniamino delle giovanili, ha trascorso quasi tutta la sua carriera matura a Parigi. A 28 anni ora garantisce un’altra marcia, più profonda, nel sistema di gioco italiano”.
“Ha ballato, indugiato. Sfavillante. Un calciatore che non ha paura del possesso, con un modo di muovere il piede sopra la palla, come un mago di strada che ti sfida a seguire la moneta sotto la tazza”.
“Verratti è stato ovunque. Alla fine ha toccato la palla 136 volte, completato il 94% dei suoi passaggi, creato il gol, avuto tiri, dribbling, contrasti, colpi di testa e guidato l’intero spettacolo dal suo ruolo vagabondo e roteante, semi-libero nel cuore del centrocampo”.
“Mancini può o non può tenere la sua arte impegnata per le partite a venire. Ma questa squadra ora ha una meravigliosa nota di variazione”.