L’allenatore commenta il forfait a Wimbledon: «È stato molto difficile uscirne. La sua immagine non gli permette di giocare uno Slam non al 100%»
Il forfait di Nadal a Wimbledon è un forfait da se stesso. Lo spagnolo va per accumulo, e ora è vicino all’esaurimento: deve fermarsi. Lo conferma il suo allenatore, Carlos Moya, intervistato da RTVE: Rafa si è ritrovato esausto dopo la stagione sulla terra. Si prenderà un meritato riposo”.
Il punto è che Nadal è vittima della sua immagine, del suo prestigio, sente di non poter sostenere prestazioni che non siano al massimo livello.
“Rafa due anni fa ha raggiunto un punto di grande esaurimento mentale dal quale è stato molto difficile uscire e ora si è reso conto che ci era di nuovo vicino. Non può permettersi di partecipare a uno Slam se non è al 100%, per tutto ciò che implica la sua immagine, per il prestigio e per come è fatto lui come persona”.
“Tutto è stato molto equilibrato ed era fondamentale fare quei punti chiave che possono cambiare gli equilibri. Novak è stato più bravo in quelle situazioni, come sul 5-6 nel il terzo set, ma è stato anche di grande importanza il fatto che Rafa lo abbia lasciato entrare in partita quando stava dominato 5-0 nel primo set. Anche se ha finito per chiudere quel set, ha iniziato ad aveva dubbi su come Djokovic avesse alzato il suo livello”.