Al Messaggero: «Ai miei tempi marcavano a uomo. L’Italia del 90 aveva giocatori esperti, Mancini è davvero bravo ma il gruppo è più giovane»
Schillaci. Quando si parla di notti magiche, di Nazionale che convince e diverte, si torna al 90 e al grande protagonista di quel Mondiale.
«Mancini sta facendo un miracolo» dice Schillaci al Messaggero.
È davvero bravo, ha creato un gruppo unito e straordinario.
Se deve cercare uno Schillaci contemporaneo, lo individua in Immobile.
Penso sia più vicino a me uno come Immobile, anche se ora il calcio è cambiato. Io giocavo con la marcatura a uomo, oggi no, basta essere veloci e fai un sacco di gol. Ciro ha questa caratteristica ed è forte.
Il paragone con l’Italia di Vicini.
Per le notti dell’Olimpico e per i risultati nel girone, sì. Però noi, a parte me, eravamo un gruppo di giocatori esperti. Mancini ha puntato sui giovani rampanti, ha messo le basi per il prossimo Mondiale. È un bel gruppo anche questo, andrà avanti. Ma occhio a Francia e Germania.