La Süddeutsche e l’ennesimo elogio dell’Atalanta definita squadra simbolo degli Europei: otto calciatori agli ottavi, rappresentata in sette Nazionali come Chelsea e City
Sbatti l’Atalanta in prima pagina. O meglio, in apertura dell’edizione on line. Lo fa la Süddeutsche Zeitung che elegge la squadra di Percassi a simbolo degli Europei. L’articolo comincia così:
La permanenza della Germania (e quindi la non eliminazione) agli Europei ha a che fare anche con un piemontese dai capelli grigi, stravagante e appassionato di calcio.
Il riferimento, ovviamente, è a Gasperini.
Robin Gosens, il migliore nell’unica buona prestazione della Germania finora, lo ha detto dopo il 4-2 contro il Portogallo quando gli è stato chiesto il motivo della sua straordinaria voglia di segnare: “Devo ringraziare Mister Gasperini”.
La Süddeutsche ricorda che Gasperini è il signore che ha portato l’Atalanta a qualificarsi alla Champions per il terzo anno consecutivo. È stato lui “a estrarre da Gosens gli sprint in profondità, lo sguardo costante avanti”.
Il quotidiano tedesco ricorda che
nove giocatori bergamaschi sono stati impiegati complessivamente 22 volte nella fase a gironi del Campionato Europeo. (…) Agli ottavi di finale ci sono otto calciatori provenienti da sette paesi diversi. L’Atalanta è rappresentata in tante nazionali quanto lo sono Chelsea e Manchester City finaliste di Champions.
Gosens, l’olandese de Roon, l’ucraino Malinowski, il danese Maehle, lo svizzero Freuler gli azzurri Toloi e Pessina, il russo Miranchuk.
La Süddeutsche fa parlare Czyborra ex nazionale tedesco juniores che a Bergamo ha giocato. O meglio, riporta i suoi pensieri. Definisce il sistema di gioco di Gasperini un 3-4-3 eccentrico, offensivo e rischioso. Sottolinea che non è un tipo facile, ricorda il caso Papu Gomez.
È un allenatore severo con la sua idea del calcio. È un po’ conservatore nei suoi metodi. Ma ha dimostrato a tutti il valore della sua tattica.
Agli ottavi c’è anche lo svedese Kulusevski che con l’Atalanta si è formato anche se ha giocato appena tre partite. E poi è stato venduto a caro prezzo a un club più grande. Come tanti dell’Atalanta.