La Nazionale di Deschamps non è una squadra: undici calciatori in ordine sparso, anche se fortissimi. E la Svizzera vince ai rigori
Il complesso di Icaro. Quando pecchi di presunzione, quando vuoi giocare col destino, quando pensi che potrai recuperare tutto e tutti grazie alla tua forza, finisce così. E la Francia esce ai calci di rigore contro la Svizzera che non ha rubato niente. Tre a tre al 90esimo. Poi supplementari e poi rigori. E il rigore decisivo lo sbaglia Mbappé autore di una serata disastrosa.
Francia-Svizzera somiglia a quei film western in cui il protagonista è un pistolero tanto veloce quanto pigro, che trascorre le sue giornate sonnecchiando e poi, quando proprio non può farne a meno, tira fuori la pistola e ne fa fuori qualcuno. Il protagonista è la Francia che ha troppe amnesie e si salva solo perché ha calciatori troppo più bravi degli avversari. Ma sono calciatori che giocano in ordine sparso, ciascuno per conto suo.
La Francia di Deschamps vive una serata modello pistolero bradipo. Come spesso le capita, soprattutto quando l’avversario è nettamente inferiore, di fatto non scende in campo, si limita a qualche passaggetto. In campo regna la confusione, nessuna accelerazione, nessun fraseggio, circolazione di palla lentissima. E nel frattempo la Svizzera va in vantaggio con un bel colpo di testa di Seferovic.
All’intervallo Deschamps toglie il centrale difensivo Lenglet (ha cominciato con la difesa a tre) e al suo posto dentro Coman una punta. La partita cambia al 54esimo: grazie al Var viene assegnato alla Svizzera un rigore già evidente a velocità normale. Va dal dischetto Ricardo Rodriguez e Lloris si supera e para.
A questo punto, il pistolero Francia si sveglia per la prima volta. Si ridesta dal torpore e decide che è il momento di giocare almeno tre minuti. Giusto il tempo di segnare due gol con Benzema. E a quel punto può tornare serenamente alla siesta fino alla fine. Si sveglia un momento Pogba per togliere la ragnatela sotto l’incrocio dei pali. È 3-1. E siamo al 75esimo. Qua una cosa bisogna dirla: Pogba gioca una partita con sprazzi sontuosi, Mbappé no. Mbappé malissimo, sbaglia clamorosi, fa saltare azioni offensive. Insomma male male.
Sul 3-1 sembra finita ma non è così. La squadra di Deschamps si rimette in stand-by. E subisce prima il 3-2 di Seferovic. E poi il primo 3-3 ma in fuorigioco. Quindi il vero 3-3 con Gavranovic splendidamente servito da Xhaka. Si va ai supplementari dove non accade granché. La Francia perde Benzema e poi anche il subentrato Coman autore di folgoranti accelerazioni.
Si va ai rigori e i peccati di presunzione vengono puniti. In prospettiva, una buona notizia per l’Italia di Mancini.