Sul CorSport. “Il suo sacrificio ti resta dentro più del guizzo caparbio di Barella, più della sublime geometria di Insigne”.
“Sono le lacrime di Spinazzola il fotogramma della favola”.
Lo scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport. Sono l’immagine che resta dentro della partita dell’Italia contro il Belgio di ieri, più dei gol.
“Lacrime dolcissime e disperate, fino allo stremo delle forze, fino al tradimento dei muscoli. Il suo sacrificio è il retrogusto più intenso in un cocktail di emozioni forti. Ti resta dentro più del guizzo caparbio di Barella, più della sublime geometria di Insigne. Perché il pianto dell’esterno azzurro è l’immagine dell’Italia che sa lottare, amare e soffrire. Pochi minuti prima di cadere, Spinazzola ha messo il suo corpo e il suo intuito a protezione della porta vuota, fermando con la coscia il pallone calciato da Lukaku e diretto in gol. La stessa coscia gli ha chiesto il conto subito dopo. Lui esce dal campo infagottato nella barella, ma per merito suo l’Europeo degli azzurri continua”.
Con la vittoria sugli uomini di Martinez, l’Italia ha dimostrato che finora non ha vinto a caso, ed ora l’asticella del traguardo si alza.
“Da ieri sera sappiamo che la catena di successi dell’Italia non è un caso. E non è neanche l’effetto della debolezza degli avversari. Ma è il naturale esito di un lavoro eccellente e di una materia prima di grande qualità tecnica. Con questa consapevolezza inizia adesso un’altra partita. La più importante. Quella che non credevamo di poter giocare, ma anche quella che, in fondo in fondo, sogniamo da tempo. L’asticella del traguardo si alza”.