In conferenza: «Mi ha colpito quello che ha subito Morata. Domani la gara sarà aperta. Vogliamo rendere orgogliosi gli italiani e dedicare la finale a Spinazzola»
Al fianco del ct Roberto Mancini, in conferenza stampa, ha parlato Leonardo Bonucci. Ha espresso solidarietà a Morata, suo compagno di squadra nella Juventus.
“E’ un amico, spesso siamo insieme. Mi ha colpito quel che ha subito e quel che tutti subiamo. So cosa significa leggere le critiche, sentire certe cose. Gli sono vicino, Alvaro è una persona squisita, un bravo ragazzo, un grande giocatore, un bravo padre e un amico. E’ un attaccante totale, ha inserimento, copertura, è uno dei migliori centravanti del mondo. Fortunatamente in stagione ce l’ho in squadra, servirà una grande attenzione per lui e per tutti”.
Sul confronto Morata-Lukaku:
“Sono due grandissimi attaccanti, quando arrivi a questi turni, attaccanti e Nazionali sono forti. Alvaro ha caratteristiche precise, dovremo fare molta attenzione ai dettagli“.
Sulla sua vigilia:
“Non ci siamo ancora dentro, dobbiamo respirare l’aria di Wembley, di Londra, di questa partita. C’è voglia da parte di tutti di fare una grande prestazione, di vivere questa gara con trasporto e umiltà, per portare a casa il risultato”.
Sulla Spagna:
“Oltre alla storia, ha dimostrato che è in continua crescita. Serve rispetto, entrambe le Nazionali hanno un modo di giocare e interpretare le partite. Dovremo fare attenzione ai loro movimenti senza palla, servirà una grande fase di non possesso da parte di tutti”.
Sui precedenti con la Spagna:
“Ho un ricordo amaro della finale di Kiev: siamo arrivati con le pile scariche, eravamo a corto di fiato e di idee. Ce la siamo potuta giocare solo in piccola parte, il risultato fu giusto. Nel 2016 eravamo consapevoli che col nostro modo di giocare avremmo potuti metterli in difficoltà. Domani sarà aperta, entrambe vorranno mettere in campo la propria idea di gioco. Dovremo stare attenti alle loro riconquiste e ai giocatori di qualità che hanno davanti”.
Sulla coppia che forma con Chiellini:
“Nelle ultime due stagioni, un po’ per l’infortunio di Giorgio, un po’ per la pandemia, un po’ per qualche mio acciacco, abbiamo giocato poco insieme. Ci conosciamo a memoria e viene tutto più naturale, molte cose a cui devi pensare, avendo un partner diverso rispetto a lui, ti portano a essere concentrato su quel che devi fare. Insieme ci dividiamo i compiti, anche come leadership: così diamo il massimo in ogni partita”.
Sulla caduta simulata di Immobile:
“Si è sentito toccato e poi la gioia di un gol ti fa passare ogni dolore… Ciro è una grande persona, corretta. In campo succedono cose del genere, ci abbiamo riso anche noi, lo abbiamo preso in giro anche noi”.
Su Luis Enrique:
“Oltre al piano di gioco simile, di testa ha dato idee precise. In questo Europeo la Spagna è stata criticata, lui ha fatto scudo alla squadra unendo ancora di più il gruppo. Sono una Nazionale unita, negli undici e nelle riserve. Quando incontri una Nazionale così forte a livello mentale, la gara nasconde insidie. Se siamo l’Italia che siamo stati in queste trenta partite, domani sera ci toglieremo una grande soddisfazione”.
Sulla partita di domani:
“Non ci sono favoriti: abbiamo fatto un cammino netto fino ad oggi ma va tutto archiviato. Va messa la testa su quel che bisogna migliorare, per noi deve essere solo uno stimolo giocarci una Nazionale qui, contro una squadra così forte. Abbiamo intrapreso un’idea di gioco preciso. Vogliamo condurre la partita, poi non puoi farlo per 90 minuti, gli altri possono metterti in difficoltà ma la nostra tradizione è saper reagire e mettere in difficoltà gli avversari. Domani sera altrettanto ci sono momenti dove dovremo fare una grossa fase difensiva per non farci mettere in difficoltà dalla Spagna. Però ora vogliamo dare tutto per rendere orgogliosi gli italiani della Nazionale e vogliamo dedicare la finale a Leonardo Spinazzola: perderlo è stato un colpo duro ma anche stamattina ci ha dato forza. Glielo dobbiamo”.