POSTA NAPOLISTA – Tutto curato nel dettaglio, è stata trasformata in un evento social. Strano che non accada per un club guidato da un produttore cinematografico
“Prova, prova. Uno, due, tre, prova. Va bene?”. Comincia così la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Napoli, Luciano Spalletti. La location è la stessa in cui è stato presentato Benitez. Stessi schermi usati come sfondo da otto anni, stessa scrivania con pannelli pubblicitari sulla parte frontale, stesse sedie. L’unico cambiamento è il logo della società stampato su un supporto mobile di fronte al microfono centrale (Spalletti lo sposterà appena seduto). Dopo le prove audio entrano in sala il presidente De Laurentiis e Giuntoli, in occhiali da sole. Qualche instante ed è il momento del nuovo mister, accompagnato da Nicola Lombardo, responsabile comunicazione del Napoli. Lombardo, senza cravatta, rassicura “non sono ingrassato” e poi, dopo un breve saluto di benvenuto, chiede quale sia l’ordine delle domande. A quel punto interviene Spalletti: “faccio io”. Il mister, giustamente, chiede di parlare per primo.
A chi di voi questi dettagli risultino inutili, suggerisco di guardare la conferenza stampa di presentazione di altri allenatori di Serie A. Le differenze sono abissali e non solo con le squadre di vertice ma anche con molte di rango nettamente inferiore al Napoli. L’esempio migliore è quello della Roma che ha trasformato l’arrivo di Mourinho in un evento social facendo trasparire una organizzazione societaria, almeno per il settore comunicazione, nettamente migliore di quella napoletana. La conferenza stampa della Roma è costruita con sapienza. Dopo una breve sigla le immagini dell’arrivo del nuovo mister si incrociano con quelle della città fino all’arrivo nella sala eventi “Terrazza Caffarelli” del nuovo mister, accolto da applausi e accompagnato da un responsabile dell’area comunicazione e dal Football general manager del club Tiago Pinto. L’avvio è deciso e chiaro: “Buongiorno e benvenuti alla conferenza stampa di presentazione del responsabile tecnico della AS Roma Josè Mourinho.” Nonostante non sia la location ufficiale, tutto è organizzato alla perfezione. Ad introdurre il Mister è Tiago Pinto. Telecamere mobili (steady cam) e luci migliorano la resa cinematografica. Video montato e trasmesso in HD su YouTube e su tutte le piattaforme social del club.
È certamente paradossale che una società guidata da un produttore cinematografico non abbia la sensibilità di notare queste differenze e di porvi rimedio. Almeno in questo settore, la SSC Napoli dovrebbe essere un esempio organizzativo e operativo per tutti. Dovrebbe, appunto.