POSTA NAPOLISTA – Visto il vostro approccio rigoroso, mi aspetterei che sottolineaste perlomeno la difficoltà, per il Napoli, di sostituire Insigne qualora andasse via
Gentile Direttore, una delle poche cose sulle quali non concordo con il suo giornale è quella che, a mio parere, è una sottovalutazione di Lorenzo Insigne. Credo che Il Napolista sia stato, in questi anni, forse un po’ troppo critico con un calciatore particolare ma con grandi qualità, a volte anche auspicandone la cessione. Nulla di illegittimo, ovviamente: e se è giusto a chi ha più talento chiedere un maggior rendimento (e va ammesso che sovente, soprattutto nella prima parte della sua carriera napoletana, il nostro attuale capitano ha avuto dei cali inattesi), è altrettanto giusto ammettere che, nelle ultime stagioni, Insigne si sia dimostrato, sia nel club che in Nazionale, un giocatore assolutamente decisivo.
Non essere entusiasti dal nostro numero 24, si intende, è perfettamente lecito: del resto, è una gran parte del tifo napoletano che sembra non aver mai avuto una profonda passione per lui. Ma proprio dal Napolista, che nel panorama della stampa sportiva napoletana (e non solo) si distingue per il suo approccio rigoroso, mi aspetterei che sottolineasse perlomeno la difficoltà, per il Napoli, di sostituire Insigne qualora lasciasse la squadra.
I 19 gol nell’ultima stagione, la Coppa Italia conquistata da protagonista l’anno passato, gli 11 gol in 30 presenze complessive in Champions League (anche gol non scontati: contro Barcellona e Real Madrid, ad esempio) e ora anche le prestazioni in Nazionale, sia da ala che da falso nueve, con l’abnegazione e la qualità che lo contraddistinguono e il magnifico gol (decisivo) contro il Belgio, raccontano di un giocatore totalmente maturo dal punto di vista tecnico.
È vero, le perplessità su Insigne sono state anche, e forse soprattutto, di natura caratteriale: ma questo è un capitolo che, a modesto parere di chi scrive, riguarda tutta la squadra e la società, parte da lontano e ha un passaggio focale nelle sciagurate decisioni prese dal suo Presidente nel dicembre 2019.
Ora la questione impellente è il rinnovo del capitano; chi scrive, ritiene che sarebbe una follia cedere un giocatore di questo livello per una ventina di milioni (come si sente mormorare) o addirittura perderlo a fine contratto, se non altro per la difficoltà di sostituirlo senza dover sborsare cifre non alla portata del Napoli.
A ogni modo, com’è abbastanza evidente, io spero che ci sia la possibilità di vedere anche per i prossimi anni Insigne con la maglia azzurra della nostra squadra; e sono convinto che possa dimostrarsi un valore aggiunto proprio in questa fase di ristrutturazione che si prospetta nella prossima stagione.