“Si macera, si sente in colpa, si prende responsabilità superiori alle proprie”. “Ha vinto perché si è dannato l’anima”
Ciro Immobile è stato il più criticato dei nazionali di Roberto Mancini. Di lui è stato detto che non è stato determinante, in Euro 2020. Oggi il Corriere dello Sport lo difende.
“Ha vinto e basta. Ha vinto perché ha segnato due gol e servito un assist spianando nel girone dell’Olimpico le prime due partite con Turchia e Svizzera. Ha vinto perché ne ha giocate sei e nelle altre quattro si è dannato l’anima, ha lottato e combattuto da solo in avanti, senza correre e giocare nel modo in cui gli riesce meglio”.
Ha sacrificato se stesso pur di continuare a restare nel gruppo, scrive il quotidiano sportivo, che riconosce anche che Immobile non abbia giocato al meglio. E poi indica il limite di Ciro.
“Sapete qual è il vero limite del simbolo della Lazio? Non è egoista come di solito succede ai centravanti. Si macera, si sente in colpa, si prende responsabilità superiori alle proprie”.