Sulla Gazzetta le parole del capo degli arbitri Uefa: «La Var non è perfetta e non può intervenire sempre: sarebbe pericoloso. Dagli allenatori una lezione di fair play»
La Gazzetta dello Sport riporta le parole del capo degli arbitri Uefa, Roberto Rosetti. Traccia un bilancio di Euro 2020. A partire dalla Var.
«Questo è calcio, non è tennis. Non tutto è bianco o nero, ci sono zone grigie da interpretare. La Var non è perfetta e non può risolvere tutte le situazioni oppure intervenire sempre: sarebbe pericoloso. Non vi piacerebbe un calcio così, con la moviola in campo. Quanti gol sono preceduti da un contatto… se andassimo ad analizzarli al microscopio dovremmo annullarli tutti, in tutte le situazioni si troverebbe qualcosa, ma non sarebbe più calcio».
Si esprime anche sul fallo di Jorginho a Grealish. Forse avrebbe potuto starci il rosso? Non secondo Rosetti. La rosea racconta che mostra le foto in cui si vede chiaramente che Jorginho va sul pallone ma il piede scivola sulla sfera e, perdendo il controllo, va su Grealish.
«Kuipers ha fatto una finale incredibile, prestazione eccellente, indiscutibile».
Rosetti elogia gli allenatori.
«Noi abbiamo applicato le regole e il protocollo, il minimo dell’interferenza con il massimo beneficio. Grandissimo arbitraggio, poche critiche, anche se gli errori non possono essere evitati, ci mancherebbe. Più difficile accettare quelli del Var. Ma un grande complimento va allo stile degli allenatori: hanno dato lezioni di fair play».