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Malagò: «Olimpiade a rischio? Vedo una situazione di serenità, bisogna fare di necessità virtù»

Al CorSport: «Egonu? Il Cio mi ha chiesto di indicare un’atleta simbolo dell’Italia con una grande popolarità e una forte valenza sportiva e simbolica. Faremo uno spot a favore della vaccinazione»

Malagò: «Olimpiade a rischio? Vedo una situazione di serenità, bisogna fare di necessità virtù»
Antonello Sammarco/Image Sport

Sul Corriere dello Sport una lunga intervista di Giancarlo Dotto a Giovanni Malagò, presidente del Coni.

Si esprime sulle contestazioni dei giapponesi alle Olimpiadi derubricandole a manifestazione di poche decine di persone.

«Siamo chiusi da due giorni nell’albergo per i lavori del Cio, non ho avuto il tempo di andare in giro a respirare umori. Ieri, c’erano una decina di persone in strada con dei cartelli scritti a mano. Non mi sembrava una contestazione di massa. Quella che vedo io è una situazione di totale serenità».

Le parole del capo del comitato organizzatore fanno pensare che i giochi siano a rischio.

«Il tema è come poni la questione. Se ipotizzi scenari disastrosi, non puoi che avere risposte conseguenti. Io ho sempre sostenuto la tesi che è meglio fare il possibile tenendo conto del contesto piuttosto che far saltare il banco. Chiunque ami il nostro mondo non può che assumere il vecchio detto: bisogna fare di necessità virtù».

Dotto chiede a Malagò se ritiene di aver commesso errori come presidente del Coni. Errori per cui si sia assolto. Risponde:

«Mi vengono in mente solo errori per cui non mi sono assolto. Uno su tutti? La scelta di alcuni collaboratori. Riconosco di aver fatto errori enormi. Ho dovuto prendere atto di comportamenti che pensavo appartenessero a mondi più cinici e spietati come quelli della finanza e della politica».

Sulla Egonu portabandiera del Cio.

«Il Cio mi ha chiesto di indicare un atleta simbolo dell’Italia con una grande popolarità e una forte valenza sportiva e simbolica. Ho pensato a lei».

Farla portabandiera del tricolore sarebbe stata una scelta troppo politicamente corretta?

«So che è un discorso rimasto aperto da qualche parte, ma mi è sembrato giusto premiare per la prima volta due sport che ci hanno portato tante medaglie, il ciclismo e il tiro, nelle persone di Elia Viviani e Jessica Rossi, medaglie d’oro».

Malagò ne approfitta per un annuncio:

«Abbiamo intenzione, con tutti gli atleti e le atlete che vinceranno l’oro, di fare uno spot a supporto della campagna di vaccinazione nel nostro Paese. Loro sono gli eroi moderni per i nostri giovani».

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