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Pilato: «Olimpiadi senza pubblico? A Taranto manca pure la piscina, figuriamoci se ci faccio caso»

A La Stampa: «Sono cresciuta in una città abituata a resistere, qui siamo tosti per forza e ogni avventura la dedico sempre un po’ alla mia città che merita più di quello che ha» 

Pilato: «Olimpiadi senza pubblico? A Taranto manca pure la piscina, figuriamoci se ci faccio caso»
Gwangju (Corea del Sud) 28/07/2019 - Campionati Mondiali di Nuoto / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Benedetta Pilato

La Stampa intervista Benedetta Pilato. A 16 anni, sarà presente a Tokyo grazie al record del mondo nei 50 rana.

Si aspetta un’esperienza divertente, ma non ha grandi aspettative.

«Divertenti. Anche perché sono consapevole di affrontare una distanza che andrebbe allenata di più e io sono giovane, ho la scuola, fino alla maturità, tra due anni, non si aumentano i carichi. Non è un mettere le mani avanti, al contrario. Ci butto tutto e vediamo che cosa esce. Sto tranquilla. Ho questo giochino che faccio con il mio tecnico e gli amici che si allenano con me, loro mi raccontano la routine di tutti i giorni e mi tengono attaccata alla mia realtà».

Racconta:

«All’inizio non mi piaceva nuotare, lo dovevo fare: sport sano e tutta la trafila. All’improvviso è scattato qualcosa, non saprei, non amore comunque, più un bel gioco».

Sull’assenza di pubblico ai Giochi:

«Io nuoto a Taranto, di solito senza tutto. Manca pure la piscina quindi si figuri se faccio caso a quello che non c’è. È talmente una festa che pure muta va bene uguale. Sono cresciuta in una città abituata a resistere, qui siamo tosti per forza e ogni avventura la dedico sempre un po’ alla mia città che merita più di quello che ha e meriterebbe proprio di non essere solo l’Ilva e i suoi guai».

 

 

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