Da vent’anni accompagna i cambiamenti dell’Italia con il suo stile di bracciata. Una vita agonistica lunga e piena di resurrezioni come neppure un supereroe della Marvel
Il Corriere dello Sport dedica un articolo a firma di Marco Evangelisti a Federica Pellegrini: oggi alle 12 cercherà di centrare la sua quinta finale olimpica.
“Sono vent’anni che Federica Pellegrini scala in pubblico le corsie delle piscine, con quello stile di bracciata che qualcuno che se ne intende ha paragonato a quello di un uomo”.
Con quella bracciata, la Pellegrini ha raccolto 64 medaglia in competizioni internazionali assolute, tra cui un oro e un argento olimpici, due record del mondo (quello sui 200 ancora è in essere e l’altro è diventato europeo). La sua è
“una vita agonistica lunga e piena di resurrezioni che neanche un supereroe della Marvel”.
Da vent’anni l’Italia cammina con lei, scrive Evangelisti.
“E’ cambiata, maturata, rimasta adolescente sotto certi aspetti, cresciuta a dismisura sotto altri, esattamente da persona normale qual è. E intanto, con lei è cambiata l’Italia, per la forza delle correnti della storia, ma forse anche perché Federica Pellegrini è, nella sua divisa da sportiva, qualcosa di simile a ciò che Raffaella è stata nello spettacolo, irraggiando ammiccanti tentazioni di novità da dietro gli schermi televisivi”:
L’Italia si è immedesimata in lei.
“Ha vissuto la vita che molti desiderano e insieme quella a cui i più sono costretti, ed è così che tutti ora la vedono. La donna che considera preziosa la propria femminilità perché non scorge nella differenza la radice della discriminazione. Ma anche chi non la pensa allo stesso modo, ama la sua energia, la sua fragilità, persino la sua bellezza. Giriamo insieme da una vita, in fondo vediamo dove porta quest’altra corsia, e poi chi ha detto che debba essere l’ultima”.