Il corridore, alla sua prima Olimpiade, a Libero: «Non mi interessano i pronostici. Dipende solo da me: ho vinto da favorito e pure da ultimo»
Su Libero, un’intervista a Filippo Tortu. E’ alla sua prima Olimpiade. Sabato affronterà i 100 metri e la staffetta 4×100.
«Non la stiamo vivendo molto la città. Abbiamo fatto un sacco di controlli, noi dell’atletica poi non siamo nel villaggio olimpico ma in un’università a un’ora e mezza da Tokyo dove abbiamo strutture eccezionali per allenarci al meglio. Essere arrivato a disputare una Olimpiade è qualcosa di fantastico, me ne rendo conto solo adesso. Fino all’altro giorno non mi sembrava ancora vero: sto realizzando di farvi parte ora che sono iniziate le gare».
Racconta la sua giornata tipo:
«Ci alziamo alle 8: per prima cosa facciamo il tampone e poi colazione. Dopodiché allenamento e pranzo. Stiamo iniziando a smaltire il fuso perciò niente riposino pomeridiano, così nel pomeriggio giochiamo a carte tra di noi e
guadiamo le gare prima dell’allenamento alle 17. Dopodiché cena e a nanna».
Parla dei traguardi che si è posto per sabato.
«Il mio obiettivo è arrivare in finale in entrambe le gare. Sabato e domenica si corrono i 100,mentre il 4-5 agosto c’è la staffetta. Mi sento molto bene e sono carico, ci tengo molto a entrambe le competizioni».
Su Instagram Tortu ha scritto: «Corro contro il tempo per battere me stesso». Spiega meglio il concetto.
«I 100 metri sono una gara prima contro te stesso e poi contro gli avversari. Quando corro, cerco di concentrarmi solo su di me e provo ad andare oltre i miei limiti. I rivali non contano».
Arriva all’Olimpiade da outsider di lusso: un vantaggio non avere la pressione di dover fare risultato a tutti i costi o uno stimolo in più?
«Sinceramente non mi interessa vedere favoriti gli altri o chi mi mette penultimo in griglia. Dipende solo da me: ho vinto da favorito e pure da ultimo. Non sento la pressione e i pronostici non influenzano minimamente le mie prestazioni».