
Napoli. L’ex Lanificio trasformato in uno spazio aperto alla città, per i giovani e i migranti: è Officine Gomitoli, il nuovo centro interculturale per l’incontro e la convivenza tra differenze che la cooperativa sociale Dedalus inaugura oggi (ore 16.30-20) e domani (ore 10-13) con due giornate di spettacolo, arte, musica e testimonianze. Partecipano, tra gli altri, gli attori Cristina Donadio, Antonella Stefanucci e Patrizio Rispo, i registi Lisa Tormena e Gabriele Vacis, lo scrittore Maurizio Braucci, il filosofo Fennaro Carillo (per il programma completo si rimanda all’allegato), la giornalista Benedetta Tobagi e gli artisti Jimmie Durham e Maria Thereza Alves.
Officine Gomitoli nasce grazie a un progetto di rigenerazione urbana, promosso tra gli altri dalla Fondazione Made in Cloister che è partner dell’iniziativa, dei locali dell’ex Lanificio borbonico sovrastanti il chiostro della cinquecentesca chiesa di Santa Caterina a Formiello, a Porta Capuana, nel cuore di Napoli. Qui, grazie all’impegno di Dedalus, sono attivati laboratori e spazi formativi, di produzione culturale e di orientamento al lavoro, rivolti a giovani e adolescenti del territorio, sia italiani che stranieri (di seconda generazione, adolescenti neo arrivati e minori stranieri non accompagnati). In un Paese e in una città dove è sempre più difficile distinguere tra “noi” e “loro”, Officine Gomitoli propone l’incontro tra italiani e migranti come spazio di bellezza e benessere per tutti.
Pertanto, Gomitoli si pone come un’officina sociale e culturale finalizzata a promuovere opportunità sociali e personali degli adolescenti e dei giovani per la costruzione di competenze utili al loro futuro. Ma è anche un luogo dove chi opera nel settore dell’interculturalità o dei servizi dedicati ai migranti può trovare materiali informativi, momenti di formazione e aggiornamento, risorse e competenze aggiuntive, attività e servizi specifici a supporto delle sue attività quotidiane.
In uno spazio di circa 600 metri quadri le diverse attività sono organizzate in “officine”: delle relazioni, delle culture e delle differenze; dei diritti e della cittadinanza; della creatività tecnica, artistica e culturale con un laboratorio sui nuovi linguaggi e la comunicazione multimediale; della scuola e della comunità educante, con corsi per la licenza media e per l’alfabetizzazione; officina delle competenze, della formazione e del lavoro, con percorsi formativi e di tirocinio finalizzati all’inserimento lavorativo.
Officine Gomitoli è sostenuto da: Fondazione Charlemagne; Fondazione con il Sud;Open Society Foundation; Pio Monte della Misericordia.
La cooperativa sociale Dedalus del gruppo Gesco è da oltre vent’anni impegnata in servizi, progetti e attività con le persone migranti, per tutelarne i diritti e contrastare le forme di discriminazione e pregiudizio che ostacolano i loro percorsi di vita e precludono la possibilità di vivere in comunità pacifiche e democratiche.
Il programma in sintesi
Il programma di venerdì 10 giugno 2016 prevede: alle 16.30 l’accoglienza degli ospiti da parte della presidente di DedalusElena de Filippo, e gli interventi di: Stefania Mancini della Fondazione Charlemagne; Sergio D’Angelo, direttore del gruppo di imprese sociali Gesco; Rosalba Impronta della Fondazione Made in Cloister; Monica Fantini del Festival del Buon Vivere di Forlì. Seguirà (ore 17 – 18,30) un pomeriggio di incontri e di riflessione, coordinato da Roberta Serdoz, inviata del Tg3, che partirà dalla proiezione del film Syrian Edge e della video intervista Nonostante tutto, io ci sono. Sono previsti gli interventi di:Lassaad Azzabi, mediatore culturale Dedalus; Lisa Tormena, regista; Marwa Mahmoud, responsabile educazione interculturale del centro Mondinsieme del Comune di Reggio Emilia; Aly Baba Faye, consulente del ministero dell’Interno e Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud. Alle ore 19 seguirà il momento di spettacolo e intrattenimento, con l’apertura musicale di fiati, tamburi e piatti con le bambine e i bambini della Scalzabanda di Montesanto e performance e interventi dell’attrice Cristina Donadio, dello scrittore Claudio Finelli con il chitarrista Carlo Vannini, dello scrittore Maurizio Braucci. Dopo la pausa aperitivo, si proseguirà alle 20.30 con le testimonianze degli artisti Maria Thereza Alvez e Jimmie Dhuran e poi, a seguire, con gli interventi di: Nicolangelo Gelormini, regista e attore; Paolo Valerio, psichiatra e scultore;Porpora Marcasciano, presidente del Mit, Movimento identità transessuale; Patrizio Rispo, attore; la band “Quanno god god”(Olimpio Marino e Franco di Giovanni); l’avvocato Domenico Ciruzzi, presidente della Camera penale di Napoli; l’attriceAntonella Stefanucci e gli artisti M’barka Ben Taleb e Lorenzio Unich.
Il programma di sabato 11 giugno 2016 prevede: alle ore 10 la proiezione del film La paura SiCura di Gabriele Vacis, una riflessione su giovani, città incontro e paure. Seguiranno gli interventi del regista e drammaturgo Gabriele Vacis, dello scrittoreMaurizio Braucci, del filosofo Gennaro Carillo, della scrittrice Benedetta Tobagi, del blogger Djarah Akan, del direttore di Gesco Sergio D’Angelo e dell’architetto Antonio Martiniello.