Una storia che spiega meravigliosamente Roma. L’incontro con Malagò a Villa Stuart, da lì un’ascesa inarrestabile, fisioterapista della Roma de “La grande bellezza”, laurea telematica a UniCusano e un master alla Luiss. E oplà capostaff a Cdp
Repubblica riporta oggi una storia che è la versione reale de “La grande bellezza” lo strepitoso film di Sorrentino su Roma, film che fece indignare una buona fetta di romani al grido “Roma non è questa”.
Repubblica racconta la strabiliante carriera di Fabio Barchiesi fu fisioterapista. Poi, un giorno, a Villa Stuart, curò un accidente di Giovanni Malagò e intraprese una carriera che lo ha portato a essere nominato in qualità di manager come capostaff della Cassa Depositi e Prestiti. Nomina governativa, pagato da tutti noi.
L’articolo – firmato da Giuliano Foschini e Marco Mensurati – è strepitoso. Spiega alla perfezione Roma. Malagò, dopo l’incontro, lo fa diventare il fisioterapista del generone romano, della Roma che conta (diciamo che intruglia, si vede a cena, sui terrazzi, La grande bellezza).
Malagò lo porta prima all’Aniene, poi via via fino al Coni sport Lab, l’istituto di Medicina dello sport del Coni. Attenzione, questo è il passaggio chiave:
Proprio come la tribuna d’onore dell’Olimipico, l’Istituto (Il Coni Sport Lab) è uno dei luoghi centrali della geografia del potere romano: dal calcetto ai piccoli incidenti, si fanno male in molti. Oltre a Malagò stesso, sotto le sue cure, nel tempo, passano Azzurra Caltagirone, Franco Frattini e l’ex ad di Cdp Fabio Gallia.
Curando curando, Barchiesi
prende una laurea in Economia nell’università telematica Unicusano (siamo a livelli di Harvard, aggiungiamo noi del Napolista) e poi nel 2019 partecipa alla Luiss a un master in Business Administration.
Fino a che l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti non lo sceglie – come uno dei suoi primi atti – al vertice del suo nuovo staff.
Ma com’è possibile? Che c’entra un fisioterapista in Cassa depositi e prestiti? Barchiesi non ha risposto a Repubblica.
Per Cassa Depositi e prestiti, invece, “ha maturato competenza in pianificazione strategica, amministrazione e controllo, risorse umane”.
Repubblica scrive che a Roma la storia viene raccontata più o meno così:
dopo queste Olimpiadi, Giovanni Malagò può tutto. Persino far nominare il suo fisioterapista a capo dello staff dell’amministratore di Cassa depositi e prestiti.