Il reportage: nessuno accetta la Locatelli card, nemmeno Amazon. Tranne il Sassuolo (dalla Juve), tutti pretendono di essere pagati subito
Un litro e mezzo di latte parzialmente scremato, mezzo cocomero buono e un cantalupo. Il caffé e poi cos’altro? Il pane, ce lo avranno di segale? La cassiera indossa il cruccio del lavoratore ferragostano che a Ferragosto vorrebbe stare con Di Maio in spiaggia. “Sono 17 euro e 30 centesimi, vuole la busta?”.
Io la busta ce l’ho, ma ho anche casualmente con me un contrattino da farle firmare.
“Pago con la Locatelli card, le spiace?”.
Lei resta inerte, interrogativa. “E’ contactless”, le dico per rassicurarla. “Non deve fare niente: mi dà la mia spesa in prestito gratuito per tre mesi e al primo sputo di semi d’anguria d’ottobre le pago i 17 euro e 30 centesimi”.
La cassiera chiama il direttore, la signora in coda dietro di me rumoreggia.
“Signore mi scusi ma noi accettiamo solo Visa e Mastercard, se vuole può pagare in contanti…”.
Sorrido: “Ma il mercato è pandemico! Chi paga più in contanti? Ho dei bilanci da sistemare, mica mi vuol far ricapitalizzare in pieno agosto, che fa un caldo assassino… Mi pare chiaro che non leggete il giornale: ormai va il Metodo Locatelli. Funziona per la Juve, e non al supermercato?”.
Vengo espulso per proteste, e lascio il campo un po’ avvilito. La grande distribuzione non ha a cuore il mio dissesto finanziario. Ci provo allora con le piccole botteghe, che per due anni mi hanno stalkerato facendo leva sul mio senso di colpa da cliente Amazon.
L’edicolante, lui può capirmi. Lui, Gennaro, è a suo modo un grande: una volta lo beccai a dire che i giornalisti sono tutti “giornalai”. Gli risposi che allora lui è un giornalista… ridemmo, ci abbracciammo (ché ancora si poteva), e poi mi diede la mia mazzetta: “Tié, è buona per incartare il pesce…”. Un tale genio del marketing non potrà che accettare con accondiscendenza il Metodo Locatelli.
“Mi dai la Gazzetta, il Corriere, il Foglio e Topolino. Metti a bilancio 2023, grazie”.
Gennaro non ha il cuore di Carnevali, e mi manda a quel paese: a Sassuolo.
Obietto: “Ma c’è scritto proprio qui, sulla Gazzetta. Leggi! E’ una formula particolarissima, più unica che rara“.
Ma niente, mi chiama “pennivendolo” e il “cortese braccio di ferro” si conclude con un nulla di fatto. Poi dici che uno scarica i giornali da Telegram.
Al bar ordino e bevo un caffé macchiato. E provo a metterla in un altro modo: “Questo caffé è sospeso, ciao”.
Enzo il barista mi conosce da una vita, ci scherza su: “Vai, ci vediamo l’anno prossimo”.
Quando vado via, per davvero, ci resta un po’ così. Lui la faccenda del caffè sospeso se la ricordava diversa. Non sa che ora c’è il caffè sospeso alla Locatelli. Lo bevi gratis, e lo paghi in 35 comodissime rate col raccoglitore in omaggio.
Questa new economy bianconera è confortevole. E poi fa tutti contenti, se capisco cosa scrive la Gazzetta:
Trattasi di compromesso. Il Sassuolo è andato incontro alla Juventus, con quei due anni di prestito gratuito. La Juventus è andata incontro al Sassuolo, garantendo di pagarlo Locatelli, prima o poi.
Il Metodo Locatelli – spiego collaborativo alla tintoria che non vuole ridarmi la camicia inamidata – non inventa niente. È un rebranding del “babbo morto”. Non ci vuole molto a capirlo. Ma la signora, ostinata, pretende la moneta sonante, poca maledetta e subito. Che tristezza. Mi ricorda la preistoria del calciomercato quando lo stesso Sassuolo per Boga pretendeva dal Napoli 40 milioni di euro in banconote da piccolo taglio e un elicottero sul tetto.
Provo allora con l’online. Amazon. Avevo giusto bisogno di quella affettatrice elettrica rossa che ho buttato nel carrello mesi fa. Passo alla transazione, e tra i metodi di pagamento non c’è il Locatelli. Sono contrariato, se vuoi uccidere le piccole e medie imprese devi aggiornarti. Sta cosa che uno compra e paga contestualmente è inelegante, quanto meno. Che Paese arretrato, questa è l’Italia del 2021 signora mia.
Tra l’altro è un metodo sensibile, il Metodo Locatelli. Liquido, come si dice adesso. Non si fa comandare dalla rigidezza del mercato, risponde anche agli umori, i capricci. Ad esempio: avevo messo in vendita la mia macchina usata per 5.000 euro “no perditempo”, ricevo un’offerta da uno che me li vuole dare in contanti, non tratta nemmeno. Ma vuole che gliela porti a Casapesenna. No, gli dico. La mia auto vuole restare a Napoli, è il suo sogno. E accetto un’altra offerta, da uno del Vomero: gliela do adesso a gratis, e mi darà 4.500 euro al primo graffio del 2023. Tutti contenti. Lo vedi che funziona il Metodo Locatelli?