Insigne infaticabile, Ounas letale. La nostra testa sotto i piedi di Petagna. Il mistero Fabian. Che bello esserci liberati degli sterili e irritanti passaggetti all’indietro
MERET. I dolori del giovane Meret si appalesano in una doppia uscita catastrofica. Al 53’ la pelota gli scivola tra i guantoni come una saponetta. Indi, un paio di minuti dopo, esce, perde la palla e l’anziano macedone del Grifone pareggia. Per fortuna che Buksa gli va addosso e dopo una lunga consultazione Di Bello annulla. Di buono restano due paratone su Ghiglione, facendo la media la sufficienza c’è – 6
Quando sembra avere acquistato sicurezza e fiducia commette un errore che avrebbe potuto costarci la partita, eppure fino a quel momento non aveva nemmeno demeritato, anzi. Ma i due patatrac sono arrivati proprio quando il Genoa ha iniziato a crescere e questo denota che il giovane Alex ha ancora tanta strada da fare per crescere. Ecco perché per me la sufficienza non la raggiunge – 5,5
DI LORENZO. Sovente ottenebrato dalla furia genoana. In particolare, la sua dannazione è Cambiaso che fa il gol buono dei rossoblù proprio dalle sue parti – 5
All’8’ sbaglia un controllo, poi gioca una partita tutto sommato ordinata ma senza grosse pretese, fino al 69’, quando va per farfalle perdendosi Cambiaso e il Genoa pareggia (che fortuna ha uno che segna tra palo e portiere?), colpevole anche Mario Rui che lascia partire il cross del Genoa – 5
MANOLAS. L’Ellenico e Kappa Kappa hanno una testa perfetta, in tutti i sensi. Hanno sangue freddo e nervi saldi e formano un argine quasi insuperabile. Nel dettaglio da segnalare due chiusure superbe di San Kostas – 6,5
Concordo Fabrizio: ha giocato una partita ottima, sia per il gioco che per la determinazione mostrata in campo, compreso quando se l’è presa con Mario Rui che, inspiegabilmente, dopo l’ammonizione, continuava scioccamente a parlare – 7
KOULIBALY. Vedi sopra, Ilaria cara. E il nostro amato Kalidou va anche al tiro, al 79’ – 6,5
Bellissima quella progressione di cui parli (peccato per l’angolo basso tirato da Elmas) e da segnalare, nella stessa azione, il recupero in 5 secondi della posizione, quasi in due sole falcate. Quando Kalidou è in forma così non c’è niente per nessuno – 7
MARIO RUI. Come già con il Venezia quando ha provocato il primo rigore, è lui a preparare tutto per l’uno a due vincente. Si prende una punizione, la batte ed El Comò ci mette la cabeza. Nel finale, Marittiello si trasfigura in un torello fumante e The Mentalist lo sostituisce – 6,5
È lui che lascia partire il cross sull’azione del gol del Genoa poi annullato. Poi c’è l’episodio del fallo, seguito da ammonizione e lui che continua a parlare, ripreso da Manolas. Per fortuna Spalletti lo tira fuori in tempo, ma era già abbondantemente e visibilmente stanco. In mezzo c’è la punizione che manda in gol Petagna e che gli frutta il voto – 6
JUAN JESUS dal 91’. Senza voto
Sapere che c’è un rimpiazzo per il portoghese è una buona notizia – s.v.
FABIAN RUIZ. In questo Napule finalmente forte non solo coi piedi, Fabian sembra un intruso che senza meta arranca titubante ma poi fa come Archimede: all’improvviso la sua lampadina si accende e indovina il tiro dello zero a uno – 6,5
Inizia con una lentezza disarmante, di gran lunga il peggiore del Napoli per una buona mezzora. Poi, al 38’, su assist di Politano, per la prima volta guarda la porta e segna un grandissimo gol. Il grande mistero Fabian Ruiz – 6
LOBOTKA. Premiata Sartoria Lobo. Lo slovacco si conferma dopo la buona prova col Venezia. In più usa forbici e filo con un piglio più deciso. Più che un geometra, è un sarto, appunto – 6,5
Sono passati solo 2 minuti e già imbastisce una bella azione aprendo per Politano. Sembra un altro giocatore, si propone moltissimo, ma preoccupa il fatto che non abbia un ricambio in panchina – 6,5
ELMAS. Lo ripetiamo, Ilaria: avere già individuato il suo spazio vitale, è il primo successo del Generale Luciano. L’interpretazione è oscillante nel corso della partita, tra assist, interdizione e confusione. Ma di questo passo non può che crescere – 6
Al 12’ firma l’assist per Insigne che purtroppo manda in calcio d’angolo dopo aver colpito un palo. Piuttosto evanescente, di certo inconcludente – 5,5
GAETANO dal 91’. Senza voto
sv
POLITANO. Na-Politano è totale, dall’attacco alla difesa e viceversa: ottanta minuti senza pausa, al punto da lasciare il campo stremato – 6,5
Al 38’ è suo l’assist che manda in gol Fabian. All’80’ vanifica una bella azione perché si incaponisce nel solito movimento a testa bassa. Esce sfinito e dopo diverse giocate a vuoto – 6
PETAGNA dall’81’. Una testa che vale tre punti e la nostra testa, Ilaria, sotto i piedi di El Comò – 7
Entra e segna il gol decisivo. Un ragazzo pulito che non le manda a dire, mi dispiacerebbe se partisse. Bello il sorriso con tanto di abbraccio che gli dedica Spalletti. Sempre sia lodato Andrea – 7
INSIGNE. Un falso, ma parecchio falso nueve. Troppo spesso la prende alla lontana. Epperò potrebbe segnare due volte – 6,5
Al 12’ colpisce clamorosamente un palo mandando una sicura palla gol in calcio d’angolo. Al 24’ una bella apertura per Politano. Al 26’ firma un pessimo schema su calcio di punizione. Splendido il controllo al 29’, ma purtroppo Sirigu gli dice no. Ma la cosa più straordinaria è che è assolutamente infaticabile, corre avanti e indietro senza pausa, si sacrifica moltissimo, uno spirito incredibile – 7
LOZANO. E’ l’azzurro meno coinvolto nella pugna di Marassi, ma anche lui ha le sue due occasioni per fare gol, di testa e di piede – 6
Gli manca gran parte di preparazione estiva e questa è sicuramente un’attenuante. Al 64’ forse avrebbe dovuto darla ad Insigne che era solo a destra (o a Elmas al centro) – 5,5
OUNAS dal 70’. Entra ed è subito letale. Tenerlo in panca ora come ora forse è uno spreco – 6,5
Entra e fa i numeri. Quando è sembrato si fosse fatto male ho provato un brivido: ora come ora ci serve come il pane. Bella l’intesa con Insigne – 7
SPALLETTI. Nella scorsa stagione, il Napule di Mister Veleno fece una partita orrenda e si arrese alla doppietta pandeviana. E stasera, dopo il gol annullato all’anziano macedone, c’erano tutte le condizioni per crollare. Invece. Invece la squadra si è ripresa la partita con un impeto tranquillo, efficace ossimoro spallettiano. La ricostruzione di The Mentalist è come la Lunga Marcia di Mao, un passo alla volta – 7
La gestione del primo tempo è da manuale: senza strafare il Napoli conduce in modo ordinato la gara, poi l’errore di Meret sbilancia il carattere della squadra e la partita. Da annotare, piacevolmente, che sono spariti quegli inutili, sterili e irritanti passaggetti all’indietro a cui eravamo ormai assuefatti: si gioca in avanti, si pressa, ci si propone, si fa calcio. Azzecca tutti i cambi, con i quali, sul finire, vince il match. C’è ancora da fare, ma il risultato è ottimo e ce lo teniamo stretto – 7
ARBITRO DI BELLO. Bravo a ricredersi e ad annullare il gol di Pandev dopo averlo rivisto al Var – 7
Mi hai rubato le parole dal taccuino – 7