Marek Hamsik ha rilasciato una lunga intervista al canale ufficiale Youtube della Ssc Napoli. Tre minuti e rotti di dichiarazioni, chiaramente istituzionali e rilasciate probabilmente ben prima dell’Europeo (e delle parole un po’ così del suo procuratore Venglos, che proprio in questi minuti fanno gridare all’addio l’apertura di Sportmediaset), che però parlano già in funzione della prossima stagione. La decima dello slovacco in maglia azurra.
«10 anni sono tanti per un giocatore in una squadra – esordisce Hamsik -. Non capita a molti giocatori, mi fa piacere esserci riuscito».
Record di presenze in maglia azzurra.
Mancano più di 100 partite, sono davvero tante, ma se farò tutta la carriera a Napoli potrei farcela. Quando sono arrivato, ero già contento di approdare in un club importante, negli anni siamo diventati grandi insieme. Già al primo giorno è scoccata la scintilla con i tifosi, sono stato presentato insieme a Lavezzi e c’erano già 1000 persone. Ho capito subito tutto l’amore dei napoletani, che impazziscono per il calcio e sono davvero il pubblico numero uno.
L’esordio.
La prima partita che ho giocato in campionato è stata col Cagliari, poi nella successiva in casa ho segnato il primo gol con la Sampdoria. Fu una bella azione, uno-due con Zalayeta e poi un bel numero e gol di punta nell’angolino. Già c’era la cresta, non era però così evidente.
Il successo più bello.
La prima Coppa Italia, dopo tanti anni che il Napoli non vinceva un trofeo.
Il rapporto con De Laurentiis?
Ottimo, ho una grande stima per il presidente, lo ringrazio per quello che ha fatto per me e per fare sì che io giocassi con questi colori.
Su Sarri.
Fin dall’inizio gli ho detto che volevo giocare mezzala sinistra, per fortuna è andata bene, mi sento importante per la squadra.
Hamsik nella storia del Napoli
Per le statistiche sì, ma posso dare di più e voglio farlo.