A Sky: “I grandi club in Italia devono invertire il modello. Prima attenzione al bilancio, poi costruire la squadra. L’Italia oggi è campionato di transizione”.
Prima del fischio di inizio di Sassuolo-Inter, ai microfoni di Sky ha parlato l’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta.
“Il prestito di Oaktree, gli altri soldi sono stati trattenuti da Suning? Questa è una operazione che è avvenuta sopra la nostra testa ed è stata fatta facendo riferimento alle esigenze dell’Inter. Dopo le vendite che abbiamo fatto siamo in una sicurezza finanziaria: questa operazione riguarda la proprietà e non entro nel merito, non è giusto che lo faccia”.
Continua:
“Passivo in bilancio? Il numero lo leggo come una situazione generale a livello europeo dovuto alla contrazione finanziaria ed economica a causa della pandemia L’Inter è in sicurezza finanziaria, stiamo pagando puntualmente gli stipendi: abbiamo rinunciato a degli asset importanti ma la società viene prima. Il management deve mixare equilibrio economico finanziario alla storia che il club ci insegna a rispettare”.
Quanto è stato complicato portare avanti questo tipo di lavoro?
“I grandi club in Italia devono invertire il modello. Prima attenzione al bilancio, poi costruire la squadra. Prima compravano grandi giocatori, ora sono costretti a venderli. Questo è il momento storico. Italia oggi è campionato di transizione, altrove sono retribuiti di più”.
Sul campionato e l’Europa:
“In campionato abbiamo giocato più partite con diverso valore dei nostri avversari, in Champions abbiamo giocato e perso contro il Real Madrid e giocato alla pari contro lo Shakhtar. Siamo in una fase altamente interlocutoria della stagione nella quale non si possono esprimere giudizi definitivi”.
Sui rinnovi:
“Con Piero Ausilio stiamo lavorando su rinnovi e prolungamenti, il gruppo meriterebbe la conferma totale, ma ovviamente ci sono delle tempistiche da rispettare. Lo stiamo affrontando in modo molto tranquillo”.