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Edmundo: «Dicevano che Ronaldo sarebbe morto in campo. Dovevo giocare io la finale del Mondiale 98»

L’ex attaccante del Napoli a Espn: “Mi accorsi io del suo malore. Era viola, ansimava. In distinta ero io il titolare. Zagallo lo mise in campo in extremis”

Edmundo: «Dicevano che Ronaldo sarebbe morto in campo. Dovevo giocare io la finale del Mondiale 98»
1998 archivio Storico Image Sport / Brasile / Ronaldo Luis Nazario de Lima / foto Imago/Image Sport

Fino ad un attimo prima di entrare in campo allo Stade de France la punta titolare del Brasile, nella finale del Mondiale 1998 era Edmundo. “Ero già in distinta tra i titolari. Poi è arrivato Ronaldo, accompagnato da uno dei medici. Ha incontrato Zagallo e lo staff per qualche minuto e, quando sono usciti, il mister mi ha detto che avrebbe giocato Ronaldo”.

L’ex attaccante del Napoli aveva già raccontato di essere stato lui ad accorgersi del malore del Fenomeno, e non Roberto Carlos. E ricorda quella vicenda in una nuova intervista a ESPN.

“Quando ho visto Ronaldo con le convulsioni, sono uscito urlando per i corridoi. Era viola, con la lingua girata, ansimava… I medici sono arrivati ​​subito e sono riusciti a fargli riprendere conoscenza. Leonardo, attuale direttore sportivo del Paris Saint Germain, disse ‘Questo ragazzo non sta bene, morirà in campo’. Lo convinsero a fare alcuni test a Parigi e, intanto, Zagallo decise che avrei giocato al suo posto”.

E invece non andò così.

“Era il migliore del mondo ma per me è stata una decisione medica, non tecnica”.

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