Il ct pensava di godere di un credito più ampio dopo il trionfo agli Europei, invece le critiche sono ripartite subito. Considera la storia fiscale vecchia e superata
Tra Mancini e la Nazionale è finita la luna di miele? Il Corriere dello Sport scrive un articolo sul clima cambiato attorno alla squadra dopo il trionfo di Wembley. Scrive il quotidiano che
della sua creatura si è tornati a discutere, in un modo che in alcuni casi non gli è piaciuto.
Il ct e l’Italia pensavano di poter godere di un credito più ampio dopo il successo agli Europei.
Il ct azzurro sta attraversando un territorio fin qui sconosciuto, dopo tre anni di trionfi e applausi, legittimi e meritati, culminati con l’apoteosi di Wembley: quello della critica, che mai ha risparmiato alcuna Nazionale nella storia e che adesso ha iniziato a muoversi anche nei confronti dei campioni d’Europa. Già il mese scorso, come si diceva, dopo l’1-1 con la Bulgaria al Franchi e lo 0-0 in Svizzera, gli umori nel gruppo azzurro erano cambiati, soprattutto per gli attacchi a Immobile. Ne aveva parlato pubblicamente Jorginho, dando voce allo stato d’animo condiviso: «Noi crediamo nell’Italia, altri no».
A questi va aggiunto il clamore suscitato dai Pandora Papers. Mancini
non ha certo dissimulato la propria “contrarietà” per una storia lontana e “scudata”, riproposta con così tanta enfasi.
Ha replicato con una nota inviata all’Espresso. La linea è concordata con la moglie Silvia Fortini che è avvocato civilista.