“Caro Conte, è l’ora di riabilitare Insigne”. Si intitola così un commento della Gazzetta dello Sport firmato da Sebastiano Vernazza. Il giornalista ricorda l’episodio di Coverciano, con l’abbandono di Insigne ovviamente non gradito dal commissario tecnico. Passa poi all’aspetto puramente sportivo.
“Sul piano della tecnica nuda e cruda, la convocazione di Insigne per l’Europeo in Francia non dovrebbe essere neppure in discussione. A Napoli, con Sarri, «Lorenzito» è protagonista di un campionato straordinario, a oggi ha segnato 10 gol e dispensato 8 assist. La sua collocazione, esterno d’attacco a sinistra nell’economia di un 4-3-3, rasenta la perfezione. Insigne, già con Benitez, aveva imparato a disbrigare le due fasi. E allora perché Conte non ha ancora fatto di lui un pilastro della Nazionale? Forse perché Conte i suoi esterni di fiducia li ha già, sono Candreva ed El Shaarawy. Forse perché con Lorenzo c’è stato l’equivoco comportamentale. Buona la seconda”.
Infine, anche un messaggio a Lorenzo: “A Insigne suggeriamo di tenere un profilo meno locale e più aperto al mondo. Per crescere e diventare un top internazionale deve un po’ emanciparsi dal San Paolo e non avere paura di imporsi, come avrebbe dovuto fare quel giorno a Coverciano”. Dove, con ogni probabilità, il San Paolo va sostituito con Calcio Napoli. Perché, francamente, sul profilo internazionale di Insigne come calciatore ci sono pochi dubbi. Ed è un profilo che si è costruito a Napoli che ormai è una grande piazza a tutti gli effetti, e non solo per l’attuale primo posto in classifica. Poi, anche un fuoriclasse come Totti nel corso della sua carriera ha fatto scelte romacentriche. Ma se Lorenzo tiene alla Nazionale, un modo per siglare una pace con Conte sicuramente ci sarà. Nell’interesse di tutti.