La scintilla tra il tecnico e la squadra non sia mai scattata. E le lamentele sul calendario forse sono diventate un alibi per i giocatori
Tra la Lazio e Sarri non è mai scoccata la scintilla, scrive Alberto Dalla Palma sul Corriere dello Sport. E il tecnico, parlando sempre del calendario, non fa che fornire un alibi ai suoi giocatori.
“La sensazione è che tra Sarri e la Lazio, nonostante la fantastica notte del derby, non sia scoccata la scintilla. Il tecnico privilegia lo spartito a prescindere dagli interpreti, la squadra è invece ancora prigioniera del suo talento, così non si riesce a trovare una via di mezzo”.
“Non vorremmo che anche le costanti lamentele sul calendario troppo complesso (la soluzione sarebbe scegliere un club che non partecipa alle coppe europee) fosse diventato un alibi per i giocatori, che, guarda caso, sono crollati dopo la splendida vittoria contro la Lokomotiv e poi dopo il pareggio contro il Marsiglia”.
Dalla Palma si interroga anche sull’esclusione di Luis Alberto dalla formazione iniziale scelta dal tecnico. Dopo il ko contro il Bologna, Sarri ha individuato lui come il colpevole.
“Sarri era stato chiaro: ho bisogno di corsa e non di uncinetto. Ma a Verona lo spagnolo è entrato quando lo sfascio era già cominciato ed era stato momentaneamente addolcito dal gol di Ciro: chi sarà il prossimo a cui verrà presentato il conto? Milinkovic, forse? Cioè l’altro talento cristallino che viene giudicato per i chilometri che percorre e non per le giocate, gli assist e i gol che segna e produce”.