ilNapolista

Spalletti sta provando con Fabian l’operazione che gli è riuscita con Brozovic

Al croato il tecnico di Certaldo ha cambiato la carriera. Ha messo lo spagnolo a impostare il gioco: i fatti gli stanno dando ragione e i margini di crescita sono inesplorati

Spalletti sta provando con Fabian l’operazione che gli è riuscita con Brozovic
Roma 24/10/2021 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Henrikh Mkhitaryan-Fabian Ruiz

Spalletti ha svoltato la carriera di Brozovic. Senza incontrarlo sulla sua strada, probabilmente il croato avrebbe fatto un percorso diverso, meno ambizioso. All’arrivo del tecnico di Certaldo sulla panchina nerazzurra, l’attuale imprescindibile metronomo dell’Inter era infatti tutt’altro giocatore. Tra le altre cose, aveva difficoltà piuttosto palesi soprattutto nella continuità, nella stagione e perfino nella partita stessa. Difficoltà, in vero, comuni a tanti calciatori est-europei.

Da mezzala a luce intermittente, grazie all’incontro con Spalletti Brozovic è diventato il metodista dell’Inter. Fulcro del gioco, con Luciano prima e con Conte – nell’Inter scudettata – poi. E la sua principale caratteristica – com’è spesso per i metodisti – è diventata proprio l’applicazione mentale: la tecnica c’è, si vedeva anche prima, ma oggi il croato è un calciatore che sta costantemente dentro la partita, con grande senso della posizione e del ritmo.

Spalletti ha svoltato la carriera di Brozovic, e sta rischiando di svoltarla pure a Fabian Ruiz. Diverse le condizioni di partenza, ma simile l’operazione chirurgica: Spalletti ha fiutato l’intelligenza tattica dello spagnolo e gli ha ricordato che le sue doti tecniche sono piuttosto indiscutibili. L’ha messo a impostare il gioco, e l’ispanico lo fa bene. A Roma è stato il migliore in campo: partita di grande sostanza con un paio di colpi geniali, tra cui l’imbucata sinfonica per Politano da cui è nata l’occasione più ghiotta della partita dei partenopei.

Il punto è che le cose non sono cambiate oggi: Fabian Ruiz è, alla nona giornata, il calciatore che completa più passaggi in A. Forse su questo nuovo ruolo avrebbero scommesso in pochi, ma i numeri non mentono.

C’era stata una partita, in realtà, immediatamente anteriore all’addio di Hamsik, in cui Ruiz aveva dato l’impressione di poter tenere le redini del centrocampo: un Napoli-Lazio in cui segnò Milik su punizione. Fabian offrì una prestazione magistrale, in versione aquila. Fino a quel momento a Napoli aveva fatto solo la mezzala, alternandosi a Zielinski: in copertura era il quarto a sinistra, in costruzione entrava dentro al campo. Senza demeritare.

Ma già nel trionfante Europeo U-21 di cui fu eletto miglior calciatore ricopriva, in quella Spagna, compiti di impostazione. Chi guardò le partite, lo sa.

Insomma: qualche avvisaglia che potesse farlo, c’era. Però c’era anche il timore di essere messi di nuovo di fronte al calciatore insicuro dei propri mezzi fino a balbettare che abbiamo visto troppo spesso nelle ultime due stagioni. E con un rammarico enorme, perché è un calciatore che chi ama il calcio non può non stimare. E invece Lucianone, piano piano, ha aggiustato anche Fabian. Che oggi – complice l’incontro felice con Anguissa – è determinante uomo in più. Con inesplorati margini di crescita.

ilnapolista © riproduzione riservata