Il mondo non finisce è un libro molto bello di Charles Simic (Donzelli, 2001, trad. di Damiano Abeni), libro vincitore del Pulitzer nel 1990. È un libro di poesia, di piccole prose, intenso e ricco di fantasia. Il mondo non finisce quando andiamo a dormire, non finisce dove il nostro sguardo non può arrivare, non finisce dove il nostro pensiero non sa immaginare, non finisce con le nostre convinzioni né con quelle degli altri, non finisce dopo una partita di calcio, non finisce per una partita di calcio. La prima parte di una poesia fa così: “Tutto è prevedibile. Tutto è già stato previsto. Quello che / è nel destino non lo si può evitare. Nemmeno questa patata / lessa. Questa forchetta. Questo tozzo di pane nero. / Nemmeno questo pensiero… […]” Se pensiamo a Napoli – Carpi, potremmo dire che il risultato fosse prevedibile, che fosse già stato ampiamente previsto. Bene, ma seppur del tutto prevedibile, notiamo, e lo sa anche Simic, quante incognite ci sono tra una previsione già fatta, già esistita, così insovvertibile, e la sua realizzazione. Tra la previsione e il risultato c’è di tutto, nel nostro caso il Carpi, che ha fatto esattamente la partita dell’andata, chiusi fino alla fine, fino alla morte, fino a che retrocessione non ci separi. La differenza tra la previsione e il risultato l’ha fatta il Napoli, giocando molto meglio che all’andata, credendoci molto di più, attaccando sempre, senza cedere mai, senza pensare nemmeno per un istante di non vincerla. Resistendo anche alla giornata negativa dell’arbitro, che tra il prevedibile e il risultato finale, non vede un rigore, annulla un gol regolare e – lato Carpi – espelle quello sbagliato. Vedete quante cose? In più c’è il calcio di rigore, che si sa può essere fallito come se niente fosse. Invece, nonostante tutto questo, quello che era nel destino non lo si è potuto evitare. Potremmo già da questo momento applicare il testo di Simic alla partita di sabato prossimo e metterci sereni ad aspettare, ma sarebbe inutile. Quale tifoso si accontenterebbe di mettersi tranquillo a sei giorni da una partita importante, pensando: “Ma chi me lo fa fare, tanto è già tutto previsto, in quanto ogni cosa – e quindi ogni risultato – è prevedibile”? Nessuno, tra le cose già previste c’è anche l’ansia che fa parte dell’essere tifosi, quindi godiamoci questa settimana e, poi, godiamoci la partita, qualsiasi cosa sia prevista noi non la sappiamo, i calciatori non dovrebbero saperla, il bello del calcio sta in questo. Puoi tirare 22 volte in porta con il Carpi, ma poi vinci uno a zero su rigore. Una volta memorizzato questo aspetto possiamo pensare alla partita che verrà. Una persona che ne capisce di calcio penserebbe: “Ma che mi importa se mancherà Chiellini mica è Pogba”, ma tra il capire di calcio, il caso e la prevedibilità, passano un sacco di cose, quindi forse da qualche parte è previsto che l’assenza di Chiellini pesi più di un’eventuale assenza del fuoriclasse francese. Del resto, da qualche altra parte, può darsi che esista la previsione di un recupero di Chiellini. Su questi aspetti si divertiranno i giornalisti sportivi questa settimana. Il Napoli vince l’ottava partita consecutiva, è record, era prevedibile? Era previsto? E chi lo sa.
Gli appunti del drone Giggino
Ho regalato a tutti i calciatori del Carpi una sfogliatella, uagliù con la fatica che hanno fatto a mantenere il presidio, a difendere il forte, almeno una sfogliatella gliela vuoi dare. Le ha distribuite Valdifiori a fine partita per mettere qualche minuto in più nelle gambe. Il Mister si è un po’ arrabbiato perché i gol bisogna farli prima e uno non può bastare, però ieri è bastato. Non abbiamo corso alcun rischio, ciucciuettole a parte. Il Mister si è calmato e mi ha offerto una sigaretta. Naturalmente anche noi droni avevamo la maschera di Koulibaly, anche noi droni vogliamo essere lavati col fuoco. Appicciateci a tutti quanti insieme e poi jatevenne affanculo. Su questa io e il mister ce ne fumiamo un’altra.
Notizie dall’Inghilterra
Britos dopo la sconfitta del Watford, uno a zero con il Tottenham, si è sfogato facendo mulignane a fungitielli per tutti, si è fatto aiutare da Inler che è sempre più primo, pur non avendo ancora lavato una maglietta dall’inizio della stagione.
Note a margine:
– Higuain segna al 24esimo, Cuadrado al 28esimo, eppure per i quotidiani sportivi online, durante le dirette, era l’argentino che rispondeva alla chiamata del colombiano (ah, certo la partita della Juve era cominciata prima, poi a quel punto perché correggere). Sottigliezze comunicative.
– Stamattina, invece, era Higuain a chiamare e Dybala a rispondere. Uagliù, stutate ‘sti telefoni.
– Al bar non volevano darmi il cornetto Callejon per via del fuorigioco.
– Mi aggiro per l’ufficio con la maschera di Koulibaly, rispondo a tutte le mail, in anticipo e in tackle.
– #IoStoConSarri dalla prima.