Football Manager è il gioco manageriale calcistico più famoso e realistico al mondo. In ogni save, partita in modalità carriera, c’è condensato l’intero carrozzone mondiale del pallone. Anche sul gioco, per il gioco, Juventus-Napoli è partita scudetto, pur con qualche sostanziale cambiamento. Un minimo di distacco dalla realtà, tanto per gradire. Restano comunque la Juventus di Allegri e il Napoli di Sarri, solo che variano un po’ contesto e calendario. Raccontiamola, allora.
Intanto, Juve-Napoli si gioca all’andata, alla nona giornata. È domenica 25 novembre 2015, si gioca in posticipo. La Juventus arriva al match dello Stadium con un percorso iniziale netto, quasi infallibile. Il contrario esatto, o quasi, di quanto avvenuto nei primi mesi della stagione reale: otto partite di campionato, sei vittorie e due pareggi. Più la vittoria in Supercoppa contro la Lazio e due vittorie su due in Champions. E poi una strana amichevole estiva col Napoli, una tribute game per Gianluigi Buffon vinta 2-1 con doppietta di Zaza. Per gli azzurri, a segno Higuain. Sotto, il calendario bianconero.
Il Napoli, da par suo, viene da un altrettanto buon inizio. Cinque vittorie e tre pareggi in campionato, due vittorie su due in Europa League. Più che Higuain (3 gol in tutte le competizioni), è in grande spolvero Manolo Gabbiadini seconda punta accanto al Pipita nel 4-3-1-2 del Sarri originale: 4 reti tra campionato ed Europa League. capisci che è un gioco quando leggi che Napoli-Inter 2-1, come nella realtà, è stata decisa da un gol nel finale di Jonathan De Guzman. Ecco il calendario del Napoli:
Juve-Napoli, quindi, vive su parametri ribaltati rispetto alla realtà: bianconeri battistrada, Napoli a inseguire a due punti. Sarri, nella conferenza prepartita, ammette che «Possiamo vincere contro la Juventus». Non andrà così, nonostante il gol del vantaggio azzurro dopo quattro minuti con Higuain. Il gol pareggio arriva al 26esimo con Dybala, poi partita equilibrata fino ai roventi minuti finali. All’86esimo, quello che non vorresti mai accadesse in una partita di cartello: rigore per la Juventus. Capisci che è un gioco quando leggi che il tiro è stato realizzato da Kwadwo Asamoah, che normalmente nella vita fa altro e non batte i rigori. Non è possibile risalire al nome dell’arbitro. Meno male.
La Juventus prende il volo in classifica, fino al quinto scudetto consecutivo. Che non resterà l’ultimo, anzi. Anche se poi, già nell’estate del 2016, tutto cambierà di nuovo tra organici e panchine: l’Italia di Conte sarà eliminata nel gironcino degli Europei, con il tecnico salentino esonerato e sostituito proprio da Allegri. Tornerà alla Juventus, e riprenderà a vincere senza soluzione di continuità. Higuain, a giugno 2016, sarà ceduto all’Arsenal per 73 milioni di euro. Con i Gunners, si porterà a casa la Premier nel 2017. Il Napoli, fino al 2020, riuscirà ad arrivare un’altra volta secondo in classifica. In panchina, c’è ancora Maurizio Sarri.