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Covid, la Premier ai club: “niente cene di Natale, allenamenti a gruppi in base allo stato vaccinale”

La paura che la variante Omicron stravolga il calendario: i portieri non devono allenarsi insieme, scaglionati negli spogliatoi e niente camere condivise

Covid, la Premier ai club: “niente cene di Natale, allenamenti a gruppi in base allo stato vaccinale”
Londra 15/05/2017 - Premier League / Chelsea-Watford / foto Imago/Image Sport nella foto: Antonio Conte ONLY ITALY

I focolai che hanno colpito Tottenham e Leicester hanno fatto tornare al calcio inglese e alla Premier League la paura del Covid. Il Telegraph scrive

I protocolli Covid di emergenza devono essere reintrodotti nel calcio inglese nel tentativo di fermare la nuova variante Omicron del virus che sta provocando il caos.

La Premier e la Lega hanno inviato una serie di raccomandazioni ai club: li hanno messi sull’attenti in merito alle feste di Natale e sull’importanza delle mascherine e del distanziamento sociale, e hanno consigliato di non superare il quarto d’ora per i messaggi.

Entrambe le organizzazioni (Premier e Lega) suggeriscono che sarebbe saggio cancellare qualsiasi festa natalizia pianificata e limitare quelli al di fuori della “bolla” che interagiscono con i giocatori della prima squadra.

“Anche se non sono state vietate dal governo, dovreste considerarne attentamente i rischi”, hanno scritto ai club.

La guida della Lega (la Efl) va oltre e suggerisce di di raggruppare i calciatori in allenamento in base allo stato delle vaccinazioni dei giocatori: quelli con la doppia dose con quelli con la doppia dose, i non vaccinati con i non vaccinati e così via.

Ha suggerito di non fare allenare i portieri insieme per evitare che possano contagiarsi e quindi rendere impossibile lo svolgimento della gara. Un po’ come avveniva con le persone che conoscevano il segreto della Coca-Cola: non potevano viaggiare sullo stesso aereo.

Ai club viene consigliato di non far condividere camere d’albergo ai calciatori. Le mascherine dovrebbero essere indossate in ogni  riunione. I club dovrebbero anche considerare “sedute scaglionate” per gli orari dei pasti e i giocatori che si cambiano nello spogliatoio. Lo stesso vale per l’utilizzo delle palestre che devono attrezzature ulteriormente distanziate.

Il Telegraph scrive di

comprensibile disperazione per il prosieguo del calcio inglese, ma anche una crescente preoccupazione che la nuova variante possa divampare nei club,  decimare la lista delle partite e provocare il caos organizzativo.

La Lega e la Premier sono intervenute in seguito al rinvio della gara tra Tottenham e Brighton in seguito al focolaio che ha colpito la squadra allenata da Antonio Conte. È a rischio anche la partita tra Tottenham e Leicester.

 

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