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Il long-Covid di De Bruyne: «Due o tre scatti e lo sento ancora, non posso farci niente»

Il centrocampista del City racconta la sua difficile stagione: “Faccio fatica a riprendere la forma, è dura”

Il long-Covid di De Bruyne: «Due o tre scatti e lo sento ancora, non posso farci niente»
Kazan (Russia) 06/07/2018 - Mondiali di calcio Russia 2018 / Brasile-Belgio / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Kevin De Bruyne ONLY ITALY

Non è propriamente un long-Covid, ma lo è sportivamente. Kevin De Bruyne non riesce ad uscire del tutto dalla flessione fisica dovuta al Covid e a un paio di infortuni precedenti. Ne ha parlato lo stesso centrocampista del City.

“Il mio ritmo sta migliorando. Questa stagione è quello che è. Non posso farci niente, sono stato preso a calci in faccia, alla caviglia e poi ho avuto il Covid. Fa parte del calcio. Dopo il Covid, sono tornato e mi sono allenato più che potevo. Con il programma non è così facile ma sto andando tutto bene. Ho giocato in due partite e sono entrato come sostituto in due, quindi sto facendo quello che devo fare. A volte sento ancora che il mio corpo si sta adattando perché faccio due o tre sprint e lo sento, il Covid”.

De Bruyne ha descritto quanto è stata difficile la malattia: “Sono stato abbastanza male per quattro giorni. Penso che fosse come l’influenza, ma non l’ho mai avuta, quindi non posso dirlo con certezza. Ma avevo la febbre, soprattutto la sera, e perdevo olfatto e gusto. Dopo cinque giorni stava migliorando ma ho avuto bisogno di più tempo per il gusto e l’olfatto, ma ora sto bene.

“Sono stato 10 giorni da solo, correndo in casa muri, mi allenavo col muro. Non posso stare fermo comunque. Sono scappato dalla mia famiglia perché non volevo passarlo a mia moglie e ai miei figli. Era piuttosto difficile vederli attraverso una porta a vetri. Ho guardato Netflix, ho giocato e a volte mi rilassavo con i bambini con una porta in mezzo a noi”.

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