REINA – Il rosso continua a portare bene. Stende la manona sull’unico tiraccio insidioso del Mudo e di tutto il Palermo. Una sola uscita da brividi, poi finisce la partita da Capitano – 6,5
Avendolo visto di nuovo svegliare o sfottere i compagni su un mezzo di locomozione insieme alla squadra, avendolo visto pacche volte ad Higuain mentre non osa guardare il calcio di rigore, ecco, posso dirmi soddisfatta per la parata – 6
HYSAJ – La catena di destra è pressoché perfetta nel primo tempo. In più garantisce sicure coperture – 6,5
Il numero di buone giocate, a volte, è direttamente proporzionale al numero delle volte in cui il commentatore pronuncia il nome di un giocatore. Con Hysaj è stato un continuo – 6,5
ALBIOL – Lui e Koulibaly tornano a formare l’invalicabile linea Maginot azzurra. Una lieve sbavatura, per entrambi, è quella fuga del Mudo, quando la “salita” per il fuorigioco ritarda. Questione di secondi – 6,5
Forse un po’ troppo falloso: non trovo davvero altri difetti a Raoul – 6,5
KOULIBALY – Il Palermo attacca poco e con fatica, senza palla a terra. In una situazione del genere, lui ci va a nozze, comunione e cresima – 6,5
Fortunatamente, insieme al rigore di Higuain, impartisce anche l’estrema unzione – 6,5
GHOULAM – Spinte a parte, è l’insolito angelo custode di Red Pepe in due occasioni decisive, in difesa del palo sinistro. Quando anticipa Quaison e quando Reina esce senza costrutto e lui va di petto in angolo – 6,5
La descrizione del petto di palomba di Ghoulam, insieme all’immagine di Red Pepe fruttano a te il 10 (a Faouzi il 6,5) – 6,5
ALLAN – Trenta minuti alla grande, nel primo tempo, in cui si rivede l’Allan della prima parte del campionato. Poi si adegua alla “piùchesufficienza” corale – 6,5
Il voto alla classe, fatta eccezione per le retrovie, è mediocre. Però va bene il voto che dai tu ad Allan – 6
JORGINHO – In una partita in cui tutti prendono lo stesso, lui è lo scontato primo della classe, perno del 65 per cento finale di possesso palla della squadra – 7
No, lui è quello dall’intelligenza vivace, che a scuola segue in classe ma a casa non si siede neppure ad aprire libro. Immaginifico, prolifico, fantasioso, presente. Un bel voto in pagella, pieno – 10
HAMSIK – Lentezza da mal di pancia influenzale. Si riprende un po’ nel secondo tempo – 6
Stentato come una supposta per le contorsioni di stomaco – 5
DAVID LOPEZ dal 27’ del secondo tempo – Più pimpante rispetto ad Hamsik e si concede anche lui un numero da palleggiatore nel finale – 6,5
Direi che è stato proprio un altro pianeta, rispetto a Marek, stasera – 6,5
CALLEJON – La bellezza estetica delle sue giocate, cara Ilaria, portano a Eraclito e al suo panta rei, tutto scorre e non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume. Tutto così uguale, tutto così diverso – 6,5
“Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari”, tipo da qualche giocata di Josè – 6,5
MERTENS dal 20’ del secondo tempo – Sorrentino si oppone a una giocata da urlo tra lui e il Pipita, conclusa da un suo tiro – 6,5
Forse l’unica emozione degna che ci ha regalato l’attacco, stasera – 6
HIGUAIN – A volte si dice “partita di quantità” per indicare la grande mole di fatica e di sacrificio. Però il Pipita è il Pipita e dal piede sovente parte spettacolo. Realizza un rigore e non è poco. Il rigore di quota 64 – 6,5
È sottotono e mi fa incazzà. Detto questo, ovviamente, ce lo teniamo bene così – 6
INSIGNE – Con Hamsik stordito dallo stomaco sottosopra, tocca a lui trainare, offendere e portare la croce. Un tormento per i rosanero e un tormentone per noi tifosi, perché a voler spaccare il capello in quattro o trovare il pelo nell’uovo qualche riflessione sulla qualità dei tiri ci sarebbe eccome – 6,5
Ci sarebbero da fare tante riflessioni da fruttare un voto più basso – 5,5
EL KADDOURI dal 43’ del secondo tempo – senza voto
E vabbè, con 8 minuti di gioco che voto possiamo mai dargli? – sv
ARBITRO ROCCHI. Non è un grande arbitro e si vede, anche sul rigore a voler essere oggettivamente anglosassoni – 5
Sul rigore c’erano almeno due falli, perciò teniamocelo che è giusto – 6
SARRI – Una partita del genere, dominata con una sufficienza generale, è segno di grande maturità e di serenità nonostante la pressione – 6,5
Nel postpartita ha parlato di match difficile. Difficile un par di ciuffoli, caro Maurizione mio. Una partita così non si può rischiare di pareggiarla. Con un Palermo allo sfascio non si può non concluderla di gran lena almeno alla fine del primo tempo. Poi sì, tutte hanno vinto di misura, questa settimana, siamo sempre a tre punti, teniamo il ritmo e continuiamo a tenere il fiato sul collo alla prima in classifica, però qualche allucco in testa in più forse non farebbe male. perché la difesa ormai gira a perfezione, ma l’attacco è moscio, anche se il nostro è calcio – 6