La campagna europea si chiude come peggio non poteva per le squadre italiane: fuori anche Juventus e Lazio, le ultime due rappresentanti dello Stivale nelle coppe. Molta sfortuna per i bianconeri contro la corazzata Bayern, senza appello la disfatta biancoceleste contro una squadra apparentemente abbordabile come lo Sparta Praga. Nessuna italiana nei quarti di finale di Champions ed Europa League, come non accadeva addirittura dalla stagione 2000/01 quando Milan e Lazio non superarono la seconda fase a gironi della Champions League e Inter, Parma e Roma furono estromesse agli ottavi dell’allora Coppa Uefa.
Anche senza giocare, chi trova però un modo per sorridere è il Napoli. Sono infatti uscite dall’Europa League Basilea (sconfitto per 3-0 dal Siviglia dopo lo 0-0 dell’andata) e Bayer Leverkusen (pari a reti bianche in Germania che non ha permesso di ribaltare lo 0-2 di Villarreal), che nel ranking Uefa si trovano a poca distanza dagli azzurri e andando avanti in coppa avrebbero potuto scavalcarlo. In questo modo, il Napoli conserva la posizione numero 16 del ranking, con 90,087 punti, davanti ai tedeschi (88,778) e agli svizzeri (87,755). Posizione che in questo momento gli garantirebbe, in caso di qualificazione diretta in Champions League, quantomeno la presenza in seconda fascia al sorteggio, dato che, delle quindici squadre con punteggio più alto, in cinque stanno vincendo il proprio campionato (Bayern, Barcellona, Benfica, Psg e Juventus) e andrebbero dunque in prima fascia di diritto e soltanto altre sei (Real Madrid, Atletico, Borussia Dortmund, Arsenal, Manchester City e Porto) occuperebbero le slot della seconda.
La situazione, però, è ancora in evoluzione. Tra le squadre davanti al Napoli, Schalke 04 e Zenit al momento sono fuori dalla zona Champions nei loro campionati ma hanno ancora la possibilità di rientrare: i tedeschi sono solo a -1 dal Borussia Moenchengladbach quarto in Bundesliga, la squadra di Villas Boas è a -6 dalla coppia di testa formata da Rostov e Cska Mosca. Attenzione, alle spalle, anche alla prepotente risalita del Siviglia, che come detto è ancora in corsa in Europa League e deve recuperare al Napoli poco più di quattro punti (19esima posizione con 85,642 punti).
Per la serie A nel suo insieme, invece, solo brutte notizie. L’uscita prematura di tutte le squadre dall’Europa ferma a soli 11,5 punti il bilancio nazionale stagionale, con un punteggio di 70,439 nel quinquennio 2011-2016. Si resta dunque al quarto posto nel ranking per nazioni alle spalle dell’Inghilterra, che anzi allunga, aumentando il distacco a più di quattro punti (74,784) e con ancora Liverpool e Manchester City in corsa, con la possibilità di conquistare altri punti. Ciò significa automaticamente due cose. Essendo sfumato il sorpasso per questa stagione, l’Italia resterà con sole tre squadre in Champions anche per la stagione 2017/18. Inoltre il taglio dei punteggi della stagione 2011/12, pur a nostro favore (l’Inghilterra scarterà 15,25 punti, l’Italia solo 11,357), non basterà per iniziare davanti agli inglesi la prossima stagione, rendendo complicato il sorpasso anche tra dodici mesi. La finale della Juve in Champions e le semifinali di Europa League di Napoli e Fiorentina di un anno fa avevano illuso: un passo avanti e due, se non tre, indietro.