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Asl Torino: «Zielinski, Rrahmani e Lobotka non possono giocare. Con un nuovo positivo cambia lo scenario»

Intervista al direttore Picco: «Non so se si possa giocare con le Ffp2. I provvedimenti delle Asl di Napoli vanno rispettati. Non mi sorprendono decisioni diverse»

Asl Torino: «Zielinski, Rrahmani e Lobotka non possono giocare. Con un nuovo positivo cambia lo scenario»
Napoli 04/12/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Atalanta / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: esultanza gol Piotr Zielinski

Attorno a Juventus-Napoli è il caos più totale. Ieri due Asl napoletane hanno adottato decisioni differenti. La Asl Napoli 1 ha lasciato partire la squadra per Torino pur dichiarandola un focolaio (mentre l’Asl Torino bloccava il Torino per la sua trasferta). All’arrivo in città, poi, l’Asl Napoli 2, ha messo in quarantena Zielinski, Lobotka e Rrahmani perché contatti di positivi senza terza dose. Abbiamo chiesto delucidazioni in merito a Carlo Picco, direttore dell’Asl Torino.

Qual è la situazione di Zielinski, Rrahmani e Lobotka? L’Asl Napoli 2 li ha messi in quarantena. Possono giocare contro la Juventus?

«Non sono un poliziotto. I provvedimenti delle Asl devono essere rispettati. Io non li ho neanche visti. Se la partita rientra nel rispetto del provvedimento dell’Asl si può giocare, altrimenti no. Secondo me chi è in quarantena non può giocare. Può lavorare se ha una terza dose, con le tipologie di attenzione indicate, comprese le mascherine, ma non so se si può giocare con le mascherine. È uno scenario nuovo, mai verificato».

È vero che il Napoli vi ha chiesto un parere sulla situazione dei tre giocatori?

«Abbiamo avuto qualche contatto, ma io ho ribadito questa cosa: sono provvedimenti fatti dalle Asl nel loro pieno diritto. Il fatto che i provvedimenti delle due Asl siano diversi non mi stupisce, sono aziende diverse e fanno valutazioni diverse. Conta che i provvedimenti vengano rispettati. Se uno è in quarantena deve stare a casa, poi bisogna vedere che tipo di quarantena è. Se è attiva può lavorare, bisogna poi vedere con quali requisiti. Si assume la responsabilità del provvedimento chi lo fa e chi lo applica».

Come è possibile che l’Asl Torino abbia bloccato il Torino e invece a Torino sia sbarcata una squadra che l’Asl napoletana definisce un focolaio?

«Non siamo mica la polizia di frontiera. Noi abbiamo preso i nostri provvedimenti sul Torino, loro hanno preso provvedimenti diversi. Siamo sempre in Italia: vale quello che ha detto l’autorità sanitaria di Napoli. L’Asl fa i provvedimenti per i propri cittadini. Il provvedimento va rispettato».

Se emergeranno altri positivi dai tamponi fatti in nottata la partita sarà giocata?

«Se emergeranno altri postivi li prenderemo in carico, se saranno registrati in piattaforma entreranno nel nostro circuito e andranno in isolamento. È evidente che se c’è un positivo si attiverà il meccanismo di contact tracing che valuterà ciò che è stato. Se ci saranno positivi si aprirà tutto un altro scenario».

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