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El Pais: «Chiamare l’Olimpico Stadio Paolo Rossi è un’idea provinciale e stupida»

Per Daniel Verdù quello stadio “è un monumento alla romanità e ai due club della città che lo odiavano. L’Italia non è l’Inghilterra”

El Pais: «Chiamare l’Olimpico Stadio Paolo Rossi è un’idea provinciale e stupida»
An Milano 10/09/2014 - photocall presentazione stagione televisiva 2014-2015 di Sky e Fox / foto Andrea Ninni/Image nella foto: Paolo Rossi

El Pais definisce “provinciale” l’approvazione della Camera dei Deputati di una mozione per battezzare lo Stadio Olimpico di Roma con il nome di Paolo Rossi. “Cosa c’entra il povero Pablito con la Roma o la Lazio, le squadre che ci giocano ogni settimana da sette decenni?”, si chiede Daniel Verdù, il quale bolla come “stupido” il sillogismo per cui “se Roma è la capitale d’Italia e la Nazionale è la squadra del Paese, l’Olimpico dovrebbe essere la sede ufficiale della squadra. Ma l’Italia non è l’Inghilterra, né lo Stadio Olimpico è Wembley, forse l’unico stadio associato in modo così netto alla nazionale e al calcio in maiuscolo”.

“Non è chiaro cosa penserebbe lo stesso calciatore, la cui carriera non ha nulla a che vedere con l’Olimpico e che, per di più, era toscano. A Roma veniva fischiato e odiato in egual misura ogni volta che indossava la maglia della Juventus”.

Per El Pais l’Olimpico “continua ad essere un monumento alla romanità e ai due club della città. Quando tutti gli stadi sono ora battezzati in onore di assicurazioni o compagnie aeree di stati petroliferi, è da notare che per l’Olimpico si cerca il nome di un eroe del calcio”.

La cosa ironica, conclude, “è che a Paolo Rossi è stato attribuito il merito di aver unito l’intero Paese durante l’estate del 1982. Un uomo che, dopo essere stato condannato all’inferno di due anni di squalifica per calcio-scommesse, è riuscito a rammendare le cuciture di un’Italia incrinata con tre gol nella finale del secondo Mondiale contro il Brasile. Ora, grazie al Parlamento, stanno per trasformarlo nel suo contrario”.

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