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Sconcerti su Inter-Juve: è il cambio di un’epoca, non è più la Juve l’avversaria dell’Inter

Sul CorSera. Un finale severo per la Juventus, forse anche immeritato, ma la Coppa all’Inter fotografa una qualità generale 

Sconcerti su Inter-Juve: è il cambio di un’epoca, non è più la Juve l’avversaria dell’Inter
Db Milano 12/01/2022 - Supercoppa Italiana / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Alexis Sanchez

Ormai la Juve non è più l’avversaria dell’Inter, è come se fosse finita un’epoca. Più o meno è questo ciò che scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera.

“L’Inter meritava di più, ha spinto per tutta la partita ma ha concluso poco”.

“La Juve ha giocato una partita alla pari per quasi un’ora quando McKennie a sorpresa a sinistra e molto avanzato, ha tolto Barella dalla parete finale del campo, mentre Kulusevski teneva viva la sua fascia. Poi l’Inter quasi spontaneamente ma con forza ha preso campo lasciando la Juve alla sua vocazione a difendersi”.

La Juve ha passato gran parte della partita a difendersi, Allegri ha fatto bene il suo mestiere.

“Una Juve che spesso ha finito per difendersi con cinque giocatori in linea, otto complessivi addetti alla fase difensiva, molto pratica, molto onesta nell’ammettere la propria inferiorità. Non credo che Allegri avesse molte altre scelte, se è così quel mestiere l’ha fatto bene. Certo fa effetto vedere una Juve così fuori da una reale possibilità di vincere. Prima dei supplementari, ne è venuta fuori una partita a senso unico ma soffocata. La Juve è riuscita a non far sembrare bella l’Inter che è stata però massiccia, un po’ delusa dai suoi attaccanti, Lautaro e Dzeko”.

“È un finale severo per la Juventus, forse anche immeritato perché ha fatto per intero la sua parte di spalla. Ma la Coppa all’Inter fotografa una qualità generale, anche se confusa nella singola gara. È il tempo dell’Inter, non è più la Juve il suo avversario. Forse è questa la morale della notte”.

 

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