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Sánchez Flores: «Il calcio si è impoverito, Mondiali e Champions non sono più attrattivi»

Il tecnico del Getafe ad Abc: «troppo spazio a squadre che non lo meritano, i campioni d’Albania non sono più forti dei sesti classificati in Spagna»

Sánchez Flores: «Il calcio si è impoverito, Mondiali e Champions non sono più attrattivi»
Gc Amburgo (Germania) 12/05/2010 - finale Europa League / Atletico Madrid-Fulham / foto Giuseppe Celeste/Image sport nella foto: Sanchez Flores

Sul quotidiano spagnolo ABC c’è un’interessante intervista a Quique Sánchez Flores allenatore spagnolo oggi alla guida del Getafe e che in passato ha allenato Atletico Madrid, Benfica, Watford. Il tecnico parla di impoverimento del calcio dovuto alla politica di favorire federazioni che non sono all’altezza.

Parla della figura dell’allenatore oggi.

Quando ero un giocatore non giudicavo mai la personalità degli allenatori. È anche vero che negli anni Ottanta e novanta i giocatori avevano un’altra formazione, più personale, più nostra, era come se venissimo educato da casa, dal quartiere o dalla strada, e questo te lo ritrovavi nello spogliatoio. L’autorità di un allenatore era così grande e noi eravamo così distanti che non ci pensavamo nemmeno a valutare la sua metodologia, né giudicavamo le sue conoscenze. I tempi sono cambiati. Siamo nel XXI secolo, il secolo della tecnologia, dei social network, dove l’informazione è diffusa, i giocatori sono giovani che hanno tante informazioni del mondo e attraverso queste anche il giudizio che hanno degli altri, come ci percepiscono, è molto diverso. Arriviamo in luoghi dove stiamo per insegnare, ma siamo già giudicati in anticipo e abbiamo una maggiore responsabilità di non deludere.

Le nuove generazioni hanno meno rispetto per l’autorità?

Hanno un concetto diverso. Percepiscono l’autorità, ma hanno cambiato i termini di quell’autoritarismo che esisteva nei nostri nonni, genitori e posti di lavoro. Siamo in un periodo di ricerca dell’uguaglianza così definitiva che cambierà la società in futuro.

Il calcio si è impoverito?

Sì, sì, senza dubbio. Il calcio è chiaramente diventato più povero. I Mondiali prima erano più interessanti, le Champions erano più selettive… Abbiamo dato spazio a squadre o selezioni che non hanno mai fatto risultati. La squadra campione d’Albania non è migliore della sesta classificata in Liga.

Lei dice che è impossibile per un giovane guardare  senza battere ciglio i novanta minuti di una partita?

Due dei miei figli lo amano e giocano a calcio, ma guardano meno calcio, sentono molto meno radio, leggono molto meno giornali… Allo stesso tempo guardano il calcio con i loro telefoni, e questo non mi turba perché capisco come funziona la società, ma abbiamo perso l’attenzione della cosa primordiale, che è lo spettacolo. Se il calcio avesse più qualità, non ci sarebbe stato questa differenza brutale.

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