Al Messaggero: «Ovvio che c’è una sproporzione tra il gettito fiscale del calcio e quello che gli torna indietro, ma è tutto lo sport che ha bisogno di sostegno»

Il Messaggero intervista il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Si parla anche di calcio. A partire dai Mondiali. Un Mondiale senza Italia sarebbe tristissimo, dice, oltre che «una botta per tutto lo sport italiano».
Gli viene fatto notare che il mondo del calcio reclama sempre soldi. Risponde:
«Ma è tutto lo sport che ha bisogno di essere sostenuto dopo la pandemia, e con questo rincaro energetico. Solo che in certi casi, nel calcio professionistico, molti danni erano già stati fatti prima. Per carità, c’è una sproporzione evidente tra il gettito fiscale del calcio e quello che gli torna indietro, ma che lo Stato ora debba pagare gli stipendi di 4 allenatori cambiati in pochi mesi, non esiste. E come la mettiamo con gli altri sport come il basket che vivono quasi esclusivamente degli incassi al botteghino?».