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Mondiale per Club, domani la finale tra Chelsea e Palmeiras

Sarà la quarta finale tra squadre inglesi e brasiliane. Entrambe le squadre sono in finale per la seconda volta. La partita sarà visibile sul canale YouTube della Fifa

Mondiale per Club, domani la finale tra Chelsea e Palmeiras
Porto (Portogallo) 29/05/2021 - finale Champions League / Manchester City-Chelsea / foto Uefa/Image Sport nella foto: Thomas Tuchel

Si terrà sabato 12 febbraio, alle 17:30 ora italiana, presso lo stadio “Mohammed bin Zayed” di Abu Dhabi, la finale del Mondiale per Club, una gara che vedrà i campioni d’Europa del Chelsea sfidare i brasiliani del Palmeiras.

In realtà questa edizione, nei piani originari del Presidente della Fifa Gianni Infantino, si sarebbe dovuta svolgere la scorsa estate in Cina e sarebbe dovuta essere la prima edizione “allargata” a 24 squadre di club provenienti da tutto il mondo (e da tenersi, a seguire, ogni quattro anni); poi, a seguito dello slittamento degli Europei di Calcio e della Copa America dal 2020 al 2021 a causa dei noti eventi pandemici, è stato deciso di rinviare a data da destinarsi l’esordio del nuovo torneo e di tenere, anche per il 2021, un’edizione “standard” del Mondiale per Club che pertanto, come da tradizione, si sarebbe dovuta svolgere nel mese di dicembre, e la nuova sede designata doveva essere il Giappone. Successivamente, però, a seguito della rinuncia del paese nipponico ad organizzare l’evento (visto il riacutizzarsi dell’epidemia di SarS-CoV-2), lo stesso è stato spostato negli Emirati Arabi Uniti e rinviato al mese di febbraio 2022.

Hanno preso parte all’edizione attuale, oltre agli inglesi del Chelsea e ai vincitori dell’ultima Copa Libertadoresdel Palmeiras, i vincitori della Champions League africana, gli egiziani dell’Al-Ahly, i messicani del Monterrey (vincitori della Concacaf Champions League), i sauditi dell’Al-Hilal (campioni d’Asia), nonché gli emiratini dell’Al-Jazira, in qualità di padroni di casa, e i tahitiani del Pirea, in rappresentanza dell’Oceania Football Confederation (in un primo momento, a seguito dell’annullamento, causa pandemia, dell’OCF Champions League, la federazione oceanica aveva designato i neozelandesi dell’Auckland City quale compagine che avrebbe rappresentato, per meriti sportivi, il continente oceanico al Mondiale per Club; successivamente, facendo seguito alla rinuncia dei neozelandesi, rinuncia dettata dalle reintroduzione adottata dal Governo di Wellington del sistema obbligatorio di isolamento e quarantena per chiunque entri e/o faccia ritorno nel Paese, la scelta è ricaduta sui polinesiani del Pirae).

Come ormai consuetudine, il torneo è iniziato con lo svolgimento del primo turno preliminare che ha visto contrapposti Pirea e Al-Jazira, con questi ultimi che hanno guadagnato l’accesso al turno successivo in virtù della vittoria per 4-1 ai danni dei dilettanti tahitiani; tuttavia la corsa dei padroni di casa dell’Al-Jazira è terminata al secondo turno, dove sono stati sonoramente sconfitti dai sauditi dell’Al-Hilal per 6-1, mentre nell’altro incontro gli egiziani dell’Al-Ahly hanno avuto la meglio (1-0) sui messicani del Monterrey. Per la cronaca il Monterrey ha a sua volta battuto per 3-1 gli emiratini dell’Al-Jazira nella gara tra sconfitti per l’assegnazione del quinto posto.

In semifinale, come da copione ormai consolidato, sono entrati in scena anche europei e sudamericani, con il Palmeiras del tecnico portoghese Abel Ferreira che ha superato 2-0 gli egiziani dell’Al-Ahly (anche se va detto che quest’ultimi hanno preso parte al torneo privi di tutti i propri nazionali, impegnati nello svolgimento della Coppa d’Africa, che ha visto la selezione egiziana di Salah e compagni arrivare sino in finale, dove poi è stata battuta ai rigori dal Senegal di Kalidou Koulibaly) mentre il Chelsea di Tuchel e Jorginho ha battuto per 1-0 i sauditi dell’Al-Hilal.
Sabato 12, pertanto, dopo lo svolgimento della finalina per il terzo posto, Chelsea e Palmeiras si contenderanno il titolo di campione del mondo, in quella che sarà la quarta finale tra squadre inglesi e brasiliane (sesta allargando il raggio anche alla vecchia Coppa Intercontinentale) e, ironia della sorte, entrambe le squadre (ambedue in finale per la seconda volta…) nella propria precedente finale hanno già affrontato una compagine brasiliana o inglese: il Palmeiras (guidato da Felipao Scolari, che poi in seguito ha allenato anche lo stesso Chelsea…) fu sconfitto dal Manchester United di sir Alex Ferguson nella finale di Coppa Intercontinentale del 1999, mentre il Chelsea (allenato dallo spagnolo Rafa Benitez) fu sconfitto dal Corinthians di Tite (attuale CT della Nazionale Brasiliana) nel 2012, in quella che è stata, finora, l’ultima affermazione iridata di una squadra brasiliana nonché sudamericana.

Negli altri tre precedenti confronti tra compagini inglesi e brasiliane nella finale del Mondiale per Club/Coppa Intercontinentale si annoverano due confronti tra Flamengo e Liverpool con una vittoria a testa (i brasiliani si imposero nel 1981, in quello che fu il primo confronto tra le squadre di questi due Paesi, mentre il Liverpool ha avuto la meglio, ai supplementari, nella rivincita andata in scena appena due edizioni fa) e una sfida, nel 2005, tra il San Paolo e lo stesso Liverpool, terminata con la vittoria dei paulisti.

Come visto, quella di sabato prossimo sarà per ambedue le squadre la seconda finale (ed entrambe sono alla ricerca del loro primo titolo mondiale), anche se va detto i brasiliani contano una partecipazione al torneo in più rispetto agli inglesi, ovvero quella dello scorso anno, quando i Verdão vennero eliminati in semifinale dai messicani del Tigres UAN e successivamente furono sconfitti anche nella finalina per il terzo posto proprio dagli egiziani del Al-Ahly (battuti quest’anno in semifinale), chiudendo la manifestazione iridata con due sconfitte in due gare e con zero reti all’attivo. A parziale giustificazione di quella che può essere considerata una vera e propria debacle, va tuttavia precisato che da luglio 2020 in poi i paulisti non ebbero un attimo di tregua, dal momento che, dalla ripresa delle competizioni agonistiche dopo l’interruzione causa pandemia, traBrasileirão (in cui si giocava praticamente ogni tre giorni), campionato Carioca, Copa Libertadores e Copa do Brasil (tutte e tre competizioni che hanno visto il Palmeiras arrivare in finale e vincere!), i ragazzi di Ferreira, disputarono oltre 60 incontri e, a differenza delle altre partecipanti al Mondiale per Club (che si erano laureati campioni nei rispettivi continenti con mesi di anticipo), i brasiliani avevano conquistato il pass appena una settimana prima di partire per il Qatar…

Inutile dire che i favori del pronostico sono tutti per gli uomini di Tuchel, anche se i paulisti hanno già dimostrato, come in occasione dell’ultima finale di Libertadores in cui hanno avuto la meglio, ai supplementari, sul favorito Flamengo, di essere una formazione molto ben organizzata e capace, in gara secca, di dar fastidio a chiunque.
Salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo momento, la finale non sarà visibile in Italia in quanto, nessuna emittente televisiva nazionale ha deciso di acquistare i diritti di trasmissione della manifestazione. Tuttavia, come riportato dal sito “Calcio & Finanza”, sarà possibile seguire ugualmente la gara in streaming gratuito sul canale YouTube della Fifa: per poter assistere alla partita dovrebbe (il condizionale è d’obbligo, visto quanto accaduto durante la semifinale Chelsea-Al Hilal, a lungo non visibile per una poco comprensibile “violazione del copyright”: Giallo FIFA: stop al live di Al Hilal-Chelsea su YouTube per violazione del copyright | Calcio e Finanza ) essere sufficiente accedere al suddetto canale YouTube e dare il via alla visione dell’evento, una volta partita la diretta.

 

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