Il Tottenham perde col Burnley e il tecnico riprende la litania: «Forse non sono così bravo a migliorare la situazione qui. Non mi basta lo stipendio, ho ambizione»

Finita l’illusoria parentesi della vittoria 3-2 in casa del Manchester City, il Tottenham ha perso 1-0 in casa del Burnley ed è tornato piangina. In conferenza stampa, è stato protagonista di uno di quei sfoghi cui siamo abituati. Di fatto si è autoesonerato. Ha ricordato Lippi all’Inter dopo la partita con la Reggina: «Fossi il presidente, caccerei subito l’allenatore».
«Ho bisogno di parlare con il club. Il Tottenham deve fare una valutazione sul club, su di me. Dobbiamo trovare la soluzione migliore. Non posso accettare di continuare a perdere. Mi dispiace. Qui cambiano gli allenatori, ma i giocatori sono sempre gli stessi… E i risultati non cambiano. Sono aperto a ogni decisione perché voglio aiutare il Tottenham. Sono troppo onesto per chiudere gli occhi e continuare così, dicendo solo: ok, il mio stipendio è buono. No, io ambizione. Forse non sono così bravo a migliorare la situazione qui. Il Tottenham mi ha chiamato per cambiare le cose, ma sono troppo onesto. Stiamo facendo di tutto per cambiare la situazione ma non basta. Quattro sconfitte su cinque non è per niente un buon score. Non sono abituato a questo».