“Ancora una volta ha trattato gli altri giocatori – e il tennis stesso – in modo testardo e sconsiderato. Rovinando il tabellone di Indian Wells”

“Il flirt con Indian Wells rappresenta l’ennesimo errore non forzato di Novak Djokovic, un uomo apparentemente determinato a offuscare la propria reputazione in tutti i modi”.
Lo scrive Simon Briggs sul Telegraph, a commento dell’ennesimo tentativo del serbo di entrare in un torneo a dispetto delle restrizioni per i non vaccinati. Tentativo culminato infine con una resa: “I protocolli non sono cambiati, non posso entrare negli Usa, ciao”.
La sua iscrizione al torneo ha influito sul tabellone del torneo (considerato il quinto Slam) “in modo irregolare, insoddisfacente e, soprattutto, sbilanciato. In uno sport in cui ogni punto in classifica fa la differenza, la decisione tardiva di Djokovic rischia di cambiare i destini dei suoi colleghi. Il suo posto in tabellone lo ha preso Grigor Dimitrov. Nel frattempo però tre dei quattro giocatori più forti sono finiti nella prima metà del tabellone, escludendo così ogni prospettiva di una finale tra il campione dell’Australian Open Rafael Nadal e il nuovo numero 1 del mondo Daniil Medvedev.
Perché ha dovuto aspettare così tanto prima di tirarsi indietro? si chiede il Telegraph? “Avrebbe potuto evitato tutte queste sciocchezze. Quest’ultimo imbroglio ha funzionato come una piccola eco del drammone di gennaio in Australia. Ancora una volta, abbiamo visto Djokovic trattare gli altri giocatori – e il tennis stesso – in modo testardo e sconsiderato”.