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Sconcerti: «Spalletti ha capito che doveva rompere gli equilibri e lasciare fuori Insigne e Zielinski»

A Calciomercato.com: «Inzaghi queste scelte non le fa, è sempre prudente. L’Inter non è più la stessa da quando Barella e Calhanoglu hanno avuto un calo»

Sconcerti: «Spalletti ha capito che doveva rompere gli equilibri e lasciare fuori Insigne e Zielinski»

L’editorialista del Corriere della Sera, Mario Sconcerti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Calciomercato.com sulle squadre che lottano per i primi quattro posti in classifica.

Sull’Inter:

«Sono un paio di mesi che l’Inter non è più la stessa. Ma il problema mi sembra generale ed è cominciato quando Barella e Calhanoglu sono scaduti di condizione. Con ripercussioni su tutta la squadra. Manca la loro spinta e si sente. E poi l’Inter non ha soluzioni alla mancanza di Brozovic, non può essere Barella il regista. Inzaghi è adesso davanti al proprio limite. Il suo limite è sempre stato quello di avere una sola squadra, anche alla Lazio. Nel momento del bisogno è tornato a Darmian più Perisic, come faceva alla Lazio con Felipe Anderson e Lulic. Ma così non risolvi i problemi».

Pioli è stato bravo ad avere intuizioni che Inzaghi non ha avuto. E anche Spalletti ha fatto qualche scelta importante.

«A Verona Spalletti si rende conto che deve rompere gli equilibri e lascia fuori Insigne e Zielinski, i due uomini-chiave fino a poche settimane fa. Inzaghi queste scelte non le fa, le sue sono sempre scelte di prudenza».

Su Allegri:

«Ha fatto un ottimo lavoro, ha preso una squadra che non era la sua e che doveva assestarsi. Si è inventato Cuadrado rifinitore, ha costruito comunque un centrocampo. E mi fa sorridere chi dice che non è moderno. Ma se tu ti adatti alla modernità vuol dire che sei moderno. E poi moderno non significa essere il migliore, ma essere al passo con i tempi».

 

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