Alla Gazzetta peer Juve-Inter: «Fu una nostra grande impresa, grazie ad Allegri che fece un grande discorso dopo la sconfitta col Napoli. Assurdo criticarlo»

Dici Juventus-Inter e non puoi non citare Pjanic. L’ormai famigerato Pjanic che oggi gioca al Besiktas. La Gazzetta lo ha intervistato e gli ha chiesto anche di quella famosa ammonizione.
Cercando oggi “Pjanic” su Twitter, si trovano tantissimi riferimenti a quella partita e al rosso mancato per il fallo su Rafinha.
«Mi viene da dire basta, parliamo d’altro. In quell’azione, io sono saltato così, non volevo di sicuro fare male. Certo, so che potevo prendere il secondo giallo, ma secondo me la prima ammonizione era stata sbagliata. Anni dopo, mi piacerebbe che si ricordasse la nostra grande rimonta, non una decisione di Orsato».
Le critiche ad Allegri
«A me tutte quelle critiche sembrano una follia. Io stimo molto Allegri, come allenatore e ancora di più come persona. Mi sembra la persona più giusta per la Juve e i risultati dicono che l’ha risistemata. Nessuno invece dice che sotto pressione è il più bravo».
Un esempio?
«Inter-Juve 2-3 nel 2018. Venivamo dalla sconfitta col Napoli e si capiva che stavamo rischiando tanto. Allegri ha fatto un grande discorso, con tanta calma, ci ha rimesso a lavorare e noi abbiamo trasformato quella calma in forza».
Sarri
«Sarri è pazzo del calcio, un grandissimo allenatore. L’errore è stato un altro: mi sono fissato sul numero di palloni da giocare, i famosi 150 palloni, e ho perso di vista il mio calcio».