Lozano s’è qualificato, la Colombia no e pesa come un macigno una papera di Ospina. Mertens andrà in Qatar, a casa (che peccato) la Nigeria di Osimhen
Sono una quindicina i calciatori del Napoli stabilmente convocati dalle loro nazionali. Ne fanno eccezione pochi, pochissimi, tra cui Fabian Ruiz che peraltro ha giocato regolarmente nella Spagna fino a pochi mesi fa, fino agli screzi con Luis Enrique che risalgono all’Europeo. Per intenderci, oltre all’andaluso nelle soste rimangono a Castel Volturno giusto il terzo portiere, un paio di difensori (Juan Jesus e Tuanzebe), Malcuit, il giovane Zanoli, Mario Rui (che con l’esplosione di Nuno Mendes ha perso il suo posto nel Portogallo), Demme e Petagna. Poi c’è il caso Ghoulam che in nazionale ci andava ma che oramai non parte per l’Algeria da un pezzo, principalmente a causa della cronicità dei suoi guai fisici. Qualcuno se ne lamenta, delle soste, specie quando poi i calciatori si infortunano. E però che il Konami Training Center si svuoti è un buon segnale della crescita complessiva del club. Che poi a Napoli, ultimamente, come una specie di disco rotto, si dice sempre che tra gli azzurri non ci sono calciatori di personalità: ebbene, se pure così fosse, non ci sarebbe posto migliore delle proprie compagini internazionali per crescere, anche sotto questo profilo.
E questo vale anche perché per molti tra quelli che fanno questo mestiere – non solo per chi pronunciò queste parole – «jugar un Mundial» es «el primer sueño». Il peccato è che in Qatar, tra i calciatori internazionali del Napoli, non saranno proprio tutti protagonisti. Ci sarà, da capitano del Senegal, Kalidou Koulibaly. Che ha sbagliato, così come Salah, il suo rigore nello spareggio con l’Egitto (spareggio che è stato il remake della finale di Coppa d’Africa, con lo stesso risultato) ma che ha comunque, assieme ai suoi compagni, strappato il pass per il Mondiale. E ci sarà Zambo Anguissa, col Camerun che ha ribaltato, clamorosamente, al minuto 124, il suo spareggio contro l’Algeria. In questo senso, Zambo ha fatto fuori all’ultimo secondo Ounas. A poco vale che a questa singola partita non abbia partecipato nessuno dei due, a causa dei soliti problemini muscolari di quest’anno: quel che qui che qui interessa è che le valigie per il Qatar le farà solo il centrocampista camerunese. Per rimanere in Africa, infine, il Mondiale se lo guarderà da casa Osimhen. Dispiace perché è un attaccante in rampa di lancio. Victor aveva anche segnato il gol del 2-1, che avrebbe permesso alla Nigeria di superare il Ghana, ma gli è stato annullato. Le Super Eagles sono state eliminate e i nigeriani non l’hanno neanche presa benissimo.
Chi s’è qualificato ai Mondiali è Lozano. Che è notoriamente la “star” del suo Messico, che con l’agevole vittoria di stanotte (contro El Salvador, 2-0) ha confermato la partecipazione alla manifestazione. El Chucky è stato addirittura parzialmente risparmiato dal Ct, che l’ha inserito negli ultimi venticinque minuti. A far da contraltare a Lozano c’è Ospina: la Colombia ha vinto le ultime due partite ma non è bastato neanche per un posto agli spareggi, conquistato dal Perù. I cafeteros saltano el Mundial e a pesare come un macigno c’è la papera del portiere del Napoli nella sconfitta subita proprio dai peruviani.
Anche in Europa croci e delizie. Non scriveremo troppo di Insigne, Meret, Di Lorenzo e Politano. Se ne parla già abbastanza. Giovanni l’Eurostar non ha partecipato alla disfatta con la Nord Macedonia ed in una delle sfide alla Svizzera aveva pure piazzato una capocciata vincente. Non è bastato, com’è noto: l’Italia ha perso con i macedoni di Elmas che hanno fatto una mezza impresa ma che comunque non andranno in Qatar, visto che hanno perso a loro volta col Portogallo di Ronaldo. Scriviamo con piacere invece di Zielinski che vive un periodo nero col club ma che con la Polonia ha addirittura segnato il gol qualificazione nella finale dei playoff contro la Svezia, buttando fuori Ibrahimovic dal Mondiale. Una bella soddisfazione per il talentuoso trequartista del Napoli, che come sempre s’accende un po’ a intermittenza.
Non sono arrivate particolari novità da questa sosta per il Belgio di Mertens, che era già qualificato. L’attaccante partenopeo è infatti stato lasciato direttamente a riposo dal cittì dei «Red Devils», che hanno giocato delle amichevoli. Dries è rimasto a Napoli nella sosta, per allenarsi in vista dell’Atalanta e anche per la nascita di suo figlio, Ciro Romeo. Erano invece già fuori il Kosovo di capitan Rrahmani, ultimo nel suo girone, e la Slovacchia dell’ex capitano Hamsik e di Lobotka, terza nel girone H dietro alla Croazia (ai Mondiali) e alla Russia, che non ha partecipato ai playoff per ovvie ragioni.