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Koulibaly: «Appena è arrivato, Spalletti ci ha detto che Gattuso ha fatto un buon lavoro»

A Kiss Kiss Napoli: «Spalletti mi ha insegnato a capire dov’è posizionata la linea difensiva: guardare il guardalinee può essere utile»

Koulibaly: «Appena è arrivato, Spalletti ci ha detto che Gattuso ha fatto un buon lavoro»
Roma 27/02/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Kalidou Koulibaly

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, la radio ufficiale del club, è intervenuto il difensore centrale e vice-capitano del Napoli Kalidou Koulibaly, fresco di qualificazione ai Mondiali col suo Senegal, con cui ha alzato pure la Coppa d’Africa a febbraio.

«Stiamo benissimo. Sono tornato ieri a Napoli con gran piacere, già pronto a lavorare per la partita di domenica. È iniziato benissimo il mio 2022, anche col Napoli: siamo ancora lì, a lottare per lo scudetto, al di là dei successi con la Nazionale. Ai Mondiali ci sarà tempo per pensare: ora sono concentrato al 100% sul Napoli, sono pronto a lottare per regalare un sogno anche alla mia città, Napoli»

Il sogno scudetto.

«Mancano otto partite, sappiamo che sono tante ma sono anche poche, saranno otto finali. Sappiamo che sarà molto difficile ma più le partite avanzano meno sarà il tempo e più sarà difficile. Saremo concentrati fino alla fine per lottare e vincere questo scudetto. Sarà dura ma facciamo di tutto per questo sogno. Vogliamo regalare un sogno a questa città e a tutti i napoletani del mondo, che lo meritano. Guardiamo a noi, non agli altri. In avvio di stagione abbiamo vinto otto partite consecutive, se lo facciamo ancora al 90% vinciamo lo scudetto»

La partita di Bergamo.

«Deve fare la partita giusta il Napoli a Bergamo. Sarà difficile. Abbiamo sempre sofferto l’Atalanta, ha calciatori forti, non c’è neanche più bisogno di presentarli. Anche noi però abbiamo obiettivi. Il fatto che manchino Osimhen, Di Lorenzo e Rrahmani, giocatori molto importanti, non deve essere una scusa. Saranno con noi nello spogliatoio e chi c’è è comunque all’altezza del Napoli. Il Napoli è un gruppo, non solo pochi giocatori. Niente è insuperabile, possiamo farcela nonostante il campo ostile»

Koulibaly cittadino onorario di Napoli?

«Sarebbe una bellissima cosa se ricevessi la cittadinanza onoraria. Ci tengo tanto alla città, ai tifosi e alla gente. Mi farebbe molto piacere, tutti mi chiamano così: “il napoletano”, anche quando vado in Nazionale» 

Con Juan Jesus puoi giocare a destra e non a sinistra?

«Ovunque mi mette il mister voglio giocare per questa maglia. Non è un problema giocare a destra. Dobbiamo ritrovare il clean-sheet, sono due o tre partite che non teniamo la porta a 0. Davanti prima o poi qualcosa i nostri attaccanti fanno. Provo a fare il massimo»

Mertens a Bergamo titolare al posto di Osimhen.

«Nessuno ha dubbi su Dries: è un grande calciatore, un grande uomo, un grande napoletano. Sapete quanto ci tiene alla città e alla gente. Anche quando ha giocato di meno ha fatto benissimo quando è entrato, fa tanti gol. Nessuno si deve preoccupare di Dries: è il nostro attaccante, il nostro Ciro. Mertens farà gol a Bergamo, se lo merita. Mi aspetto una bella esultanza»

L’Italia fuori dalla Coppa del Mondo.

«Mi dispiace tanto per gli italiani. I Campioni d’Europa non vanno ai Mondiali, mi dispiace. Io gioco in Serie A, per me l’Italia significa tanto. Era molto difficile perché questi play-off sono complicati. Noi abbiamo perso la prima partita in Egitto, la formula è diversa. Giocando il ritorno in casa ci siamo qualificati. Almeno i napoletani saranno rappresentati, provo a portare un piccolo pezzo di Napoli con me nel Senegal»

Spalletti.

«Con Spalletti ho un bellissimo rapporto. Non ho mai avuto problemi con nessun allenatore, mi sono messo sempre a disposizione. Non sono uno che sa fare le cose a metà: o do tutto me stesso o niente. Spalletti sa che può contare su di me, io so che posso contare su di lui. Dopo la partita della Nazionale mi ha mandato un messaggio, è segno che mi vuole bene e anch’io gli voglio bene. La prima cosa che mi ha detto ieri è che aspettava che tornassi e che non dovevo deluderlo. Farò di tutto per aiutarlo. Cosa mi ha colpito di lui? Il mister mi ha insegnato tante cose, una cosa che mi ha detto è che bisogna aiutarsi tenendo d’occhio la posizione del guardalinee. A volte abbiamo il gioco dietro di noi, non sappiamo bene la linea dove può essere posizionata: guardare il guardalinee può essere utile. Ce l’ha detto appena è arrivato, il mister. Spalletti ci ha cambiato qualcosa, ma anche mister Gattuso ha messo buone basi. Appena è arrivato Spalletti ci ha detto che Gattuso ha fatto un buon lavoro e che voleva darci un po’ di più: lo sta facendo ed è importante. Oggi siamo cresciuti, abbiamo più esperienza, non vogliamo fare gli stessi errori del passato, gli errori che facevamo due o tre anni fa. Col Milan siamo stati dispiaciuti dopo la partita, però non abbiamo smesso di crederci e abbiamo vinto subito con Verona e Udinese. A livello mentale ci ha aiutato tantissimo, quello che ci dà ci serve molto e siamo consapevoli che possiamo fare qualcosa di grande, dobbiamo continuare così. Questo gruppo aveva bisogno di carica, di un po’ di autostima, e lui ce l’ha data»

L’esperienza a Napoli.

«Il calciatore passa ma l’uomo resta, sono cose che ci diciamo io e Ghoulam, che siamo sempre insieme, per noi due conta tantissimo»

La Lega ha nominato Koulibaly testimonial contro il razzismo.

«È una gran cosa. Ancora oggi ci sono episodi di razzismo ma dobbiamo continuare a calciare il razzismo fuori, far vedere che siamo una sola persona, che parliamo una sola lingua che va avanti contro il razzismo. Il razzismo può combattere, lo stiamo facendo. Spero che si continui a prendere delle iniziative contro chi usa queste forme di razzismo negli stadi. Dobbiamo ancora andare avanti però, così non basta»

Koulibaly molto attento al sociale, a molti non è sfuggito quello che ha fatto: ha ospitato tanti suoi connazionali allo stadio domenica scorsa. È legato alla comunità senegalese della città.

«Sì, grazie, mi fa piacere. Non mi piace parlare di queste cose, mi piace farla la beneficenza. Ho voluto invitarli perché li vedo ogni giorno, guardano le partite ma non vengono mai allo stadio. Quindi ho deciso di invitarli e loro sono stati molto contenti, per alcuni era la prima volta al Maradona. Gli ho promesso che ripeterò l’operazione quando ne avrò possibilità, visto che hanno anche portato fortuna nella partita con l’Udinese»

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