La Stampa: come persona informata sui fatti. Le quattro mensilità differite durante la prima ondata di Covid (90 milioni)
La Stampa scrive che oggi il presidente della Figc Gabriele Gravina sarà ascoltato dai pm come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sugli stipendi della Juventus non iscritti a bilancio. L’operazione venne elogiata da Gravina (che ovviamente non sapeva del presunto falso in bilancio).
Il procuratore aggiunto di Torino Marco Gianoglio, titolare dell’inchiesta Prisma che ipotizza il reato di falso a carico del board bianconero volerà oggi a Roma per “sentire”, come persona informata sui fatti, il presidente della Figc Gabriele Gravina. Le ipotesi d’accusa fin qui contestate ai vertici juventini dell’epoca sono due: aver contabilizzato a bilancio i risparmi derivanti dal differimento di quattro mensilità di stipendio dei calciatori durante la prima ondata del Covid (circa 90 milioni di euro), senza però caricare alla voce debiti i 67 milioni che avrebbero dovuto essere restituiti in un secondo momento.